La mia Cortina-trail, perché non tutti siamo ironman

Il fascino e lo spettacolo della sorellina minore della Laveredo ultratrail

  • A
  • A
  • A

La prima volta, un anno fa, ha avuto il fascino dell'ignoto. La seconda, lo scorso week-end, il piacere della riscoperta. D'accordo, la Cortina Trail è solo (si fa per dire) la sorellina minore della Lut (Lavaredo ultratrail), all'incirca 50 km (per l'organizzazione 48,3) per 2600 metri di dislivello positivo, siamo insomma lontani dai 120 km e 5800 D+ della maggiore, ma vi assicuro (credetemi) che è un'esperienza meravigliosa, da vivere e da ripetere.

Non si passa sotto lo Tre Cime, ma il viaggio attraverso la lunghissima Val Travenanzes, la discesa a rotta di collo verso il rifugio Col Gallina, la salita lunga e ripida verso l'Averau, la temutissima ascesa alla forcella del Giau e poi l'ultimissima lunga discesa verso Cortina regalano fatica e dolori ma anche tanta gioia e soddisfazione. Sì, gioia e soddisfazione. Perchè nella fatica e nel dolore c'è anche grande compiacimento. C'è il senso del raggiugimento dell'obiettivo, che non è poca cosa. C'è il cameratismo che si instaura tra trailer (1500 runner provenienti da tutto il mondo) e in tempi di egoismo sfrenato come questi è una bella riscoperta. C'è l'ammirazione compiaciuta per gli ironman (e le ironwomen) della Lut che si incrociano sui sentieri. E c'è l'amore per la montagna vissuta con passione e intensità. E poi lo spettacolo delle Dolomiti che è unico e impagabile, come unici sono il lavoro e il sostegno dei tantissimi volontari dislocati sul persorso.

Per me un bel viaggio, a tratti fortemente introspettivo. Pensieri corti (il sentiero che si snoda davanti ai piedi con le sue asperità, la salita da affrontare, il rifugio da raggiungere, le borracce da ricaricare, le barrette da mangiare, i sali minerali da ingerire) e pensieri invece più lunghi, pensieri sull'io più profondo.

Sette ore da vivere con se stessi e la natura, la maestosità dolomitica tutto attorno. Un trail medio, perché non tutti siamo ironman. Un trail da affrontare con una sfrenata ammirazione per chi ha la forza (fisica e mentale) per affontare la Lut e ricordare con la legittima soddisfazione per avercela fatta un'altra volta. Grazie Cortina.

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti