Il "Passatore" da Firenze a Faenza: sabato al via la 100km più famosa al mondo

Oltre 3000 partecipanti con 27 nazioni rappresentate: c'è anche Re Giorgio Calcaterra

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Nell'ultimo fine settimana di maggio è in calendario una corsa perfettamente riassunta nel proprio nome: “100 km del Passatore, Firenze - Faenza”, dove il “Passatore” è il soprannome di Stefano Pelloni, brigante che seminò il terrore nella Romagna dell'Ottocento ricavandone fama da Robin Hood.

Per questa 46ª edizione gli iscritti sono 3.060, in aumento rispetto ai 2.893 del 2017. Partono sabato alle ore 15 da Firenze (piazza del Duomo) per cimentarsi lungo un tracciato impegnativo che dopo aver attraversato Fiesole e Borgo San Lorenzo tocca il passo della Colla (913 m sul livello del mare), la “cima Coppi” della gara, e raggiunge Faenza (piazza del Popolo) toccando gli abitati di Marradi e di Brisighella.

Gli uomini più veloci si presentano di solito sul traguardo in meno di sette ore e a quel punto non occorre attendere molto per conoscere il nome della vincitrice. Il record maschile del percorso, infatti, è di 6:25'47”, firmato nel 2011 dal romano Giorgio Calcaterra, tre volte campione del mondo su questa distanza, vincitore delle ultime 12 edizioni della prova tosco-romagnola e di nuovo al via, e quello femminile appartiene alla croata Nikolina Sustic, che proprio l'anno scorso completò la corsa in 7:34'36”, al proprio terzo consecutivo successo.
Per la maggior parte dei concorrenti, invece, l'obiettivo è completare la lunga prova prima dello scadere del tempo massimo a disposizione: 20 ore, cioè le 11 di domenica mattina, correndo, camminando e rimanendo spesso per un'intera notte in compagnia di sé stessi e dei rumori del bosco e della campagna che fanno da cornice al tracciato.

Quando si “sta sulle gambe” per tante ore, la mente gioca un ruolo fondamentale tra riuscire e fallire. Una considerazione che quest'anno ha indotto gli organizzatori, per la prima volta, a introdurre un servizio di mental coaching tra le forme di assistenza previste per i partecipanti, che incontreranno due coaching clinic rispettivamente al passo della Colla (48,5 km) e a Marradi (65 km) e avranno accesso a una app esclusiva, che permetterà di dialogare via telefono con un mental coach.

Col tempo e col diffondersi del running, il “Passatore” ha smarrito il proprio ruolo di corsa “estrema”: gli appassionati si sono abituati a distanze sempre più lunghe, spesso oltre i 100 km. Non lontano dal teatro di gara della Firenze-Faenza, ad esempio, si è svolta domenica scorsa, a Cesenatico (FC) la “Nove colli running”, versione podistica dell'omonima gran fondo di ciclismo lunga 206 km. Le vittorie del friuliano Ivan Cudin hanno poi reso nota a tutti la Spartathlon, con i suoi 200 km tra Sparta e Atene in memoria dell'emerodromo Filippide, e l'avvento del trail running, con le prove di ultratrail, ha ulteriormente alzato l'asticella del possibile con distanze che possono arrivare anche ai 330 km del Tor des Geants e che per di più sono caratterizzate da dislivelli molto impegnativi.
Tutto questo non sembra aver diminuito il fascino della “cento più famosa del mondo”, se è vero che tra i 3.060 atleti previsti al via del Passatore 2018 si contano 27 nazioni e 1.350 debuttanti.

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