SALUTE

Corsa contro il tempo: lo sport non ha età ma attenzione all‘usura

Il movimento fisico è uno strumento che ci aiuta a vivere meglio. Bisogna però prestare attenzione ad alcune situazioni particolari.

  • A
  • A
  • A

Lo dimentichiamo troppo spesso - e forse è un bene - ma dobbiamo prendere atto che il calendario scorre per tutti, inesorabile. Il benessere che deriva dalla pratica dello sport non ha età. Il calendario però non fa sconti e il nostro corpo è inevitabilmente sottoposto a processi di usura ai quali è bene prestare attenzione.

Le articolazioni sono rivestite da cellule cartilaginee suscettibili ai fenomeni dell'usura. La cura delle cartilagini è ancora, allo stato attuale, un rimedio parziale, un sistema per arginare l'involuzione. La corsa è impegnativa in termini di sovraccarico articolare, deve essere quindi programmata anche nell'intento di non procurare ulteriori danni. Soprattutto è bene pensare a un allenamento organico che dia il giusto spazio anche al condizionamento articolare e muscolare con esercitazioni mirate. Se un infortunio ci limita, una delle variabili da tenere in considerazione è il tempo che passa. Il corpo subisce un'involuzione e i tessuti che lo compongono perdono poco alla volta alcune caratteristiche peculiari, come le capacità elastiche.

Ci sono alcuni errori, che possono portare alla limitazione dell'esercizio per guai fisici e la loro importanza cresce all'avanzare dell'età. Vediamo i più frequenti:

Bisogna inserire nella fase di riadattamento esercitazioni eccentriche per ricondizionare per gradi la muscolatura. Anche il semplice esercizio con la corda può essere sufficiente a tale scopo o allenare coordinazione e sensibilità del piede col passaggio degli ostacoli (nella foto);

Siccome da un punto di vista organico è più semplice sostenere un allenamento lento e prolungato si ha la tentazione di esagerare con il chilometraggio. In realtà anche la muscolatura deve riprendere per gradi la capacità di lavorare a lungo: di qui la necessità di programmare degli step organici e volti a un fine;

A ogni ritmo di corsa i muscoli lavorano in modo particolare e quando sosteniamo andature particolarmente veloci le dosi iniziali devono risultare molto modeste, pena un immediato sovraccarico di alcune strutture: tipico quello dei bicipiti femorali;

Le capacità di recupero sono spesso soggettive e dipendono, oltre che dall'età, anche dalla funzionalità intrinseca di organi vitali come fegato e rene. Accurati esami del sangue possono fornire un aiuto in questo senso;

Anche queste necessitano di forme di adattamento. Il muscolo opportunamente stimolato può richiedere un recupero particolare, quindi dopo una seduta in palestra sarebbe meglio che la corsa assumesse una funzione defaticante tipicamente aerobica, senza stimolare l'accumulo di lattato nel sangue;

L'utilizzo di una scarpa migliora la funzionalità della stessa anche in relazione a un'usura moderata. Pericoloso è invece l'iper-sfruttamento, perché un marcato grado di usura può alterare la tipologia di lavoro di alcune strutture anatomiche. In questi casi è poi altrettanto difficile riabituarsi a una calzatura nuova.

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti