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Maratona in autunno: quarta settimana di preparazione

Impariamo a determinare l'indice di massa corporea per tenere sotto controllo il peso

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In questo quarto appuntamento con la preparazione per la maratona, poniamo l'accento sul tema del peso corporeo, perché è uno dei maggiori fattori di rischio.
L'indice maggiormente utilizzato per determinare l'entità del sovrappeso e del rischio cardiocircolatorio è il BMI (indice di massa corporea).
Questo parametro viene determinato dividendo il peso per la statura al quadrato (calcolo facilmente eseguibile da chiunque).

Un esempio: un uomo alto 1,70 e pesante 75 kg, avrà un BMI di 25,95 (75:2,89, dove 2,89 è 1,71²) In generale valori superiori al 40 indicano obesità, sopra il 30 sovrappeso, entro il 25 normopeso. Nelle donne si possono considerare valori leggermente inferiori (circa 10 %), mentre nei soggetti con grandi masse muscolare valori superiori. Il consiglio è quello di ridurre il più possibile questo parametro, anche in corso della prima fase di preparazione della maratona, ponendosi come obiettivo minimo di scendere sotto il 30 (meglio 28-27) attraverso un corretto comportamento alimentare e di training.

Richiede un approccio “deciso”, da livello intermedio-avanzato. Bisogna fare della corsa un appuntamento pressoché quotidiano, perché, anche quando non si corre, si deve vivere da atleta, dando al corpo e alla mente la possibilità di rigenerarsi durante le giornate di riposo-recupero. Il lavoro è articolato in un primo periodo di costruzione e potenziamento, della durata di 4 settimane, che ha per obiettivo lo sviluppo della resistenza aerobica e della forza specifica: corsa lunga lenta, sprint in salita, gare in salita. Seguirà il periodo specifico, dedicato all'incremento della potenza aerobica e allo sviluppo della resistenza specifica, in cui si useranno: corsa lunga lenta (il mitico lunghissimo), corsa lunga svelta, corsa media, ripetute lunghe, prove (gare) da 15 a 30 km. Il tutto si concluderà con le due settimane di ricerca della forma fisica: corsa lenta e progressiva riduzione dell'impegno per smaltire le “tossine” della fatica accumulata per strada.

Pensato per il classico podista come occasione per un salto di qualità. Giornate in cui, al di là della tabella, devono trovare spazio le cose che di solito non fa chi corre da tanto tempo: pedalare, nuotare, correre il più possibile in salita o affrontare di corsa le scale. In una parola: potenziare la muscolatura che serve per la corsa. E abituarsi a correre mantenendo un certo ritmo, mai del tutto blando. Anche questo è un salto di qualità, e per questa fascia di corridori è decisamente impegnativo.

Di corsa o camminando, l'importante è arrivare in fondo. E per arrivarci bisogna abituare corpo e mente a stare impegnati tante ore. Ѐ questo l'aspetto che non va mai sottovalutato in chi affronta la maratona a passo lento. Ѐ un cambio di vita netto per le gambe e per il cuore e va accompagnato da una nuova o rinnovata attenzione all'alimentazione.

Settimana 4
Lunedì = R

martedì = SAL 15x100 m, rec: 1'-1'10”
mercoledì = CLR 50'
giovedì = IT 12x400 m, rec: 1'10”-1'20”
venerdì = R
sabato = CL 50' + AL 5x100 m
domenica = G 10 km o CV 20'

Sigle: AL = allunghi; CL = corsa lenta; CLR = corsa lenta di rigenerazione; CM = corsa media; CV = corsa veloce; G = gara; IT = ripetute brevi; LL = lunghissimo; m = metri; R = riposo; rec: = recupero; RL = ripetute lunghe; RM = ripetute medie; SAL = salite; : (preceduta da cifra) = ora/ore; ‘ (preceduta da cifra) = minuti; “(preceduta da cifra) = secondi;

Ritmi da tenere – riepilogo per livello e tipo di allenamento I secondi in più e/o in meno, che qui vengono indicati, fanno riferimento al ritmo tenuto in una gara recente sui 10 km. Ad esempio: chi prepara una maratona in 3:30', dovrà effettuare il lunghissimo (LL) e la corsa lenta di rigenerazione (CLR) a un ritmo al chilometro di 40-45” secondi più lento del ritmo al chilometro tenuto in una prova di 10 km svolta poco prima di cominciare la preparazione per la maratona.

LL e CLR = + 40-45”; CL = + 30-35”; CLS = + 20-25”; CM = + 10-15”; CV = 0 / +5”; RL 3 km = -3-5”; RL 2 km = -3-5”; RM = -10”; IT = -15-20”

Settimana 4
Lunedì = R
Martedì = 9 km a 6'25” + 3 km a 6'20”
Mercoledì = R
Giovedì = 3 km a 6'25” + 2 km a 6'00” + 3 km a 6'25” + 2 km a 6'00”
Venerdì = R
Sabato = R
Domenica = 22 km a 6'25”-6'30”

Sigle: m = metri; km = chilometri; R = riposo; rec: = recupero; : (preceduta da cifra) = ora/ore; (preceduta da cifra) = minuti; (preceduta da cifra) = secondi;

Settimana 4
Lunedì = R

Martedì = 60' CRF
Mercoledì = R
Giovedì = (10' CRF + 8' CRLI + 2' CRI) x 3 volte
Venerdì = R
Sabato = 1:45'' CRF
Domenica = R

Sigle: CRF = Corsa Respirazione Facile, ritmo di corsa che consente di parlare agevolmente; CRLI = Corsa Respirazione Leggermente Impegnata, ritmo di corsa che consente ancora di parlare, ma con difficoltà; CRI = Corsa Respirazione Impegnata, ritmo che limita la conversazione a qualche monosillabo; m = metri; R = riposo; rec: = recupero; : (preceduta da cifra) = ora/ore; (preceduta da cifra) = minuti;

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