Nations League, le pagelle delle big dopo le prime giornate

Spagna lanciatissima, Francia solita certezza. Le delusioni: Italia e Croazia

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La missione della Spagna in Russia si era chiusa ai rigori agli ottavi contro i padroni di casa, dando l'impressione che il caos Lopetegui, la gestione dell'ultimo minuto di Hierro e gli stracci volati avessero messo Luis Enrique di fronte a una montagna immensa da scalare. E invece l'ex allenatore di Roma e Barcellona ha ricomposto in fretta i pezzi di una nazionale che è fondamentalmente stracolma di talento. È ripartito senza Piqué e Iniesta e ha dato una nuova impronta: 4-3-3 e chiavi del centrocampo, oltre che a Busquets, a Saul. Che l'ha ripagato da subito. Poi Asensio, ma tutti in generale, hanno mostrato che le Furie Rosse sono tornate e faranno davvero paura. Nelle due giornate di Nations vittoria in rimonta per 2-1 a Wembley contro l'Inghilterra e pesantissimo 6-0 alla Croazia vice-campione del mondo. Applausi.

Il match con la Germania ha riportato alla realtà i campioni del mondo: 0-0 sofferto e blindato dalle parate di Areola, zero minuti in Russia. Ma Deschamps ha un blocco talmente collaudato e sicuro di sè che il 2-1 allo Stade de France contro l'Olanda, arrivato dopo qualche brivido nella ripresa, è stata la ciliegina per festeggiare assieme ai tifosi Blues la coppa vinta a luglio. Per dare un'idea di quanto conti la Nations: due partite della Francia con la stessa formazione iniziale, la stessa della finale mondiale (ad eccezione del cambio obbligato tra i pali).

Senza Cristiano Ronaldo, Fernando Santos ha dimostrato di avere assolutamente in mano la situazione. Il processo di ricambio in nazionale funziona, nuovi giovani si stanno affacciando con buoni risultati. Con l'Italia André Silva e compagni hanno fatto davvero una bella impressione. È stato ripescato Cancelo, qualche cambio doveroso c'è stato. E il risultato è sempre buono.

Vittoria per 3-0 sull'Islanda che conferma la solidità e la serietà di una nazionale che è arrivata sul podio ai mondiali. Anche qui blocco confermatissimo per Martinez.

Il Mondiale è stato disastroso, il ritorno in campo è servito a spaventare i campioni del mondo della Francia e a ridare certezze ad un gruppo che sembrava essersi smarrito. I valori ci sono, anche se in questo momento Francia e Spagna hanno assolutamente qualcosa in più.

Il buon avvio contro la Spagna è un po' la fotografia di questa nazionale, che vuole, sembra potere, ma alla fine non riesce ancora a fare l'ultimo step. Sconfitta casalinga che brucia e pesa nell'economia anche del girone.

Come l'Italia è ancora a caccia della propria identità. Koeman può ben sperare per lo spezzone di ripresa con la Francia, ma il tasso tecnico generale è quello che è.

Gli addii di Subasic e Mandzukic non bastano a giustificare la disfatta di Elche con la Spagna. Un solo incontro di Nations League, 20' di buon calcio con anche occasioni da gol e poi il tracollo. L'impressione è che dopo la grande fatica mondiale i croati siano scarichi soprattutto a livello mentale.

Che fatica. Il pareggio tirato per i capelli con la Polonia, la sconfitta con il Portogallo solo per 1-0 ma senza appello. Mancini ha cambiato 9 giocatori tra la prima e la seconda partita, ma l'impressione è che sia più reale l'ipotesi retrocessione nel girone B che un risveglio improvviso. Manca tutto: dall'impianto di gioco ai valori in campo.

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