Nations League, l'Italia preoccupa Mancini: "Dobbiamo crescere, serve lavoro. Troppi errori e non segniamo"

Dopo il pari con la Polonia arriva il ko col Portogallo, il ct: "Non troviamo le soluzioni giuste"

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Brutta prestazione, pessimo risultato: dopo il pareggio con la Polonia, ecco la sconfitta per 1-0 contro il Portogallo. Un'altra serata incolore per l'Italia, tante sbavature e una sterilità in avanti che preoccupa il ct Roberto Mancini: "Dobbiamo far crescere i giovani, non abbiamo alternative. Migliorando la condizione fisica tutto sarà più facile ma dobbiamo essere più efficaci in attacco. Dobbiamo però trovare soluzioni, c'è da lavorare".

Inesperienza, gambe più pesanti rispetto agli avversari, incapacità di costruire occasioni pericolose. Segnali d'allarme per Mancini che fatica a dissimulare il suo disappunto: "Dobbiamo trovare una soluzione per arrivare alla porta avversaria" ha non a caso sottolineato più volte il ct. "Non riusciamo a segnare, questo è un problema che dobbiamo risolvere. Dobbiamo cercare di limitare anche gli errori in fase di ripartenza, ma i ragazzi hanno messo tutto quello che potevano mettere. Nel primo tempo abbiamo avuto molte più palle che tenevamo avanti, con due attaccanti che avevano la possibilità di giocare tra loro. E poi dobbiamo crescere, non c'è niente da fare: quando un ragazzo è giovane e non gioca ad alti livelli è chiaro che può avere difficoltà nelle prime partite". Immancabile anche la domanda su Balotelli: "Io devo andare avanti per la mia strada...". Intanto però 1 punto in due partite e il rischio retrocessione che si materializza all'orizzonte: "Non vogliamo ovviamente che succeda, vorremmo anzi arrivare primi nel gruppo, nel calcio non si sa mai. Poi vedremo cosa accadrà, il nostro obiettivo di partenza è fare la squadra per qualificarci agli Europei. Il Portogallo ha vinto la prima, quindi è favorito. Penso che sia ancora tutto aperto. Se criticano me non è un problema, spero che siano positive per i ragazzi perché alcuni sono giovani e all'inizio. Vanno aiutati e spinti, per quel che riguarda me non è un problema. Non sono preoccupato".

Il ko mette chiaramente in difficoltà l'Italia anche dal punto di vista della classifica perché non va sottovalutato il rischio retrocessione: "C'e' da lavorare e giocare insieme ma questa squadra - ha sottolineato Giacomo Bonaventura - ha delle qualità per poter far bene. Certo c'è grande dispiacere, ce l'abbiamo messa tutta, abbiamo cercato di mettere in difficoltà il Portogallo ma non ci siamo riusciti. L'Italia non ha fatto una pessima partita, penso che con questi avversari ce la possiamo giocare. Sicuramente potevamo fare meglio ma non ho visto tante differenza tra il Portogallo e noi".

Esordio amaro per Manuel Lazzari: "Speravo in una prima diversa. Abbiamo affrontato una squadra davvero forte, con tanta qualità anche senza Cristiano Ronaldo. L'inesperienza pesa tanto. Abbiamo disputato una bella partita contro una grande squadra, siamo stati puniti da un contropiede nel secondo tempo, è un peccato. Si può migliorare con allenamenti e partite. Il Portogallo oggi andava forte là davanti, abbiamo giocato a ritmi alti. Un punto sarebbe andato bene".

Più positiva l'analisi di Simone Zaza: "Contro una squadra forte come il Portogallo campione d'Europa abbiamo giocato bene, a tratti dominando la partita e avendo le nostre occasioni. Siamo in fase di sperimentazione, abbiamo cambiato tanto rispetto alla Polonia, ma dobbiamo continuare per questa strada. Non dal punto di vista del risultato, ma da quello del lavoro. Dobbiamo ascoltare ciò che dice Mancini e rialzarci".

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