Nations League: ecco perché l'Italia deve vincere in Polonia

Una sconfitta non significherebbe solo retrocessione: sarebbe il primo fallimento del progetto Mancini

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Non sarà la fine del mondo, come ha spiegato senza troppi giri di parole Roberto Mancini nella conferenza della vigilia, ma un'Italia che scivolasse nella "zona B" della Nations League non può nemmeno passare al mondo come la più insignificante delle notizie. La sfida di questa sera dell'Italia contro la Polonia, per quanto non abbia immediate ricadute sulla corsa ai prossimi Europei, ha un valore assoluto che serve e servirà ad anticipare il futuro prossimo della nostra Nazionale. Per essere certi di non retrocedere, gli azzurri devono tornare dalla Polonia con tre punti. Con una sconfitta toccherebbe invece allungare la lista di delusioni inaugurata nell'era Ventura con il fallimento dell'obiettivo Mondiali. Tornando al punto, insomma, è vero che non sarebbe la fine del mondo, ma è innegabile che la prospettiva di un nuovo naufragio non aiuterebbe il sistema calcio italiano a ripartire e ritrovarsi.

Perché Mancini abbia presentato in questi termini la gara di Chorzow non è scontato. E' possibile che abbia voluto togliere pressione a una squadra che ha invece bisogno di serenità per continuare il cammino appena intrapreso. Oppure si è semplicemente tolto di dosso la pressione che ha negato e forse sente. Nessuno gli ha chiesto di vincere subito, è vero. Ma forse la federazione pretende almeno che non si continui banalmente a perdere.

L'Italia che ha pareggiato contro l'Ucraina è stata per parte della gara ottima. Rapida, imprevedibile, pericolosa. Da quello è necessario ripartire e la formazione che Mancini sembra avere in mente, quasi identica a quella scesa in campo a Genova (unica eccezione Pellegrini per Barella, tra l'altro più che positivo), dovrebbe inseguire questa continuità. D'altro canto la Polonia di oggi non è avversario comodo. Il che basta per capire che non sarà facile ma anche per immaginarsi che una vittoria potrebbe dare all'Italia la spinta giusta per continuare a credere nel progetto e perseguirlo.

Polonia-Italia, in questo senso, è tutt'altro che banale. E vincere o perdere può tracciare un solco significativo tra ciò che è stato e quello che potrà essere. Stasera si può cominciare a capire se la strada è quella giusto oppure no. Non la fine del mondo, come dice Mancini, se dentro un'altra fine non fosse implicita una nuova necessità di ricominciare.

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