Stoner tornerà solo per vincere

MotoGP, Casey e l'ipotesi wild card: "Non abbiamo fatto alcun programma"

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Dopo il WDW Ducati, Stoner si è trattenuto in Italia e ha visitato la Nolan, marchio che da anni è al suo fianco e che, anche stavolta, ha creato qualcosa di unico per lui. Si chiama One-Off Superhero, un prototipo, esasperato nello stile e nella tecnologia, che per ora non avrà repliche. Dopo il bagno di folla nel fine settimana di Misano abbiamo fatto il punto della situazione sul suo rapporto con la Ducati, partendo dall'eventualità che possa prendere parte a una gara come wild card.

Casey ha scartato l'ipotesi così: "Non abbiamo fatto alcun programma e non ho in previsione di correre come wild card". Che non significa che non stia cercando di capire se ci sono i presupposti per farlo. Farlo bene si intende, perché uno come lui, se si presenta in griglia, ci va per vincere e ne ha tutte le possibilità. Ricordate il suo primo test a febbraio in Malesia? Ducati era così orgogliosa dei tempi sul giro di Casey Stoner che li aveva immediatamente resi pubblici. Fu il più veloce dei piloti della rossa, nonostante non avesse mai guidato quella moto. I titolari Dovizioso e Iannone ne uscirono contusi, sotto ogni punto di vista. Da lì la strategia di comunicazione Ducati ha cambiato linea. Intanto Stoner saltò i test pre gara del Qatar per colpa di quella “svista” del regolamento che vieta i test 14 giorni prima della gara. Un errore misterioso compiuto proprio da Ducati. La scorsa settimana, nei due giorni di prove a Misano, sono pervenute davvero pochissime informazioni e nemmeno un riferimento cronometrico.

E allora chiediamo noi a Casey: ritieni di essere andato più forte con la Ducati usata nei test di Sepang, o con l'ultima versione guidata a Misano? "In Malesia non c'erano le condizioni per andare forte, l'asfalto era scivoloso e non è paragonabile con Misano. Era il mio primo test…". Da quanto si dice è stato in grado di girare 1 decimo sotto al record della pista, che è comunque un'eccellente prestazione a prescindere da quello che faranno poi gli altri piloti. I prossimi test sono previsti sulla pista dell'A1 Ring, in Austria, dove la MotoGP farà tappa il 14 di agosto. L'impostazione del lavoro prevede anche una simulazione di gara. Se il fisico tiene, allora si potrà parlare di rientro una tantum. Austria, Malesia, Australia. Ogni circuito avrebbe ottimi motivi. Certamente questa frenesia in Ducati dà stimolo anche a Jorge Lorenzo, che nel 2017 vestirà rosso per rafforzare una squadra che punterà da subito al titolo mondiale.

Tu e Lorenzo avete stili di guida molto diversi, pensi che la nuova Ducati si adatterà anche alle caratteristiche di Jorge? "Lui è andato forte con qualsiasi moto: Derbi, Honda, Aprilia, Yamaha. Non c'è motivo per non credere che possa farlo anche con Ducati". Christian Gabarrini, il tuo ex capotecnico (e oggi al box di J. Miller – Honda), pare fosse presente ai tuoi test di Misano: pensi che la sua figura possa essere più importante per Ducati o per Lorenzo ? "Può essere un riferimento per entrambi, sarebbe fantastico se lavorassero insieme".

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