Rossi, presentato ricorso al Tas

Obiettivo: far ridurre la penalità e quindi non partire all'ultimo posto in griglia a Valencia

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Valentino Rossi non molla, anzi, rilancia. Come confermato dalla Federmoto internazionale, è stato presentato un ricorso d'urgenza al Tas per ridurre i tre punti di penalità inflitti al pilota di Tavullia dopo il contatto con Marc Marquez domenica scorsa sulla pista di Sepang. L'obiettivo è quello di evitargli l'ultimo posto nella griglia di partenza nell'ultimo GP a Valencia, dove si decidono le sorti del Mondiale MotoGP.

Punti che, sommati a quello già avuto sulla patente dal 'Dottore', ha sancito l'ultimo posto nella griglia di partenza dell'ultima gara del Motomondiale a Valencia, quella che assegnerà lo scettro di campione MotoGP. Il ricorso sarebbe stato deciso martedì in uno studio legale-commerciale pesarese, dove sono stati presi in esame i casi di penalità di quest'anno: di 95, solo in tre occasioni sono scattati i tre punti. E ci sarebbero altre prove nella mani dell'entourage di Rossi - non solo i video circolati il giorno dopo - che darebbero un'altra lettura al 'fattaccio' di Sepang. La battaglia di Vale è, insomma, già iniziata, ma attenzione perché potrebbe anche portare in dote effetti indesiderati.

Il TAS infatti potrebbe decidere - e ha il potere di farlo - di stravolgere i verdetti degli organi di giudizio MotoGP (Dorna e FIM), ma agli occhi di un giudice esterno la sentenza inflitta a Valentino potrebbe risultare una contraddizione, aggravando di fatto la posizione del numero 46 qualora venisse stabilito che la decisione di Sepang è stata troppo blanda. Il TAS quindi potrebbe cancellare sì l'ultimo posto in griglia, ma anche i 16 punti del terzo posto e in quel caso Lorenzo partirebbe da +9 e gli basterebbe arrivare terzo con Rossi vincente.

Per sapere se il ricorso è stato accettato o meno, bisognerà attendere l'inizio della prossima settimana, anche se il tempo limite è stato fissato in venerdì 6 novembre. Da parte sua la Fim fa sapere che "non farà ulteriori commenti".

I patrocinatori del pilota della Yamaha - spiega una nota firmata dall'avv.Massimiliano Maestretti di Lugano - hanno depositato appello al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna contro la decisione. L'obiettivo è quello di ridurre i punti di penalità da 3 a 1 ed evitare così la retrocessione all'ultimo posto sulla griglia di Valencia.

"Il Pilota di MotoGp Valentino Rossi ha effettuato un ricorso in appello alla Corte di Arbitrato dello Sport (CAS) contro la decisione dei commissari di gara della FIM che imposto 3 punti di penalità sulla sua patente in seguito all'incidente con un altro pilota durante il Gran Premio di Malesia, disputato il 25 ottobre del 2015".

"La direzione di corsa della FIM ha considerato la volontarietà della manovra di Rossi, finalizzata a mandare fuori traiettoria l'altro pilota, manovra che si è conclusa con la caduta e il successivo ritiro dell'altro pilota. Per aver violato questa norma del regolamento della FIM, la direzione di gara ha sanzionato Rossi con 3 punti sulla patente. Rossi ha fatto immediatamente appello a questa decisione ma i commissari di gara lo hanno rigettato, confermando la penalità decisa dalla direzione di gara. Dal momento in cui Rossi aveva già un punto di penalizzazione sulla sua patente per una sanzione precedente, questa decisione ha portato a 4 i suoi punti di penalizzazione. Sulla base del regolamento della FIM, un pilota con 4 punti deve partire nella gara successiva dall'ultima posizione sulla griglia di partenza".

"Nel suo appello alla CAS, Rossi chiede l'annullamento della penalizzazione, o perlomeno una riduzione da 3 a 1 punto. Contemporaneamente al ricorso Rossi ha chiesto un procedimento di urgenza con l'obiettivo di non perdere la posizione in acquisita in griglia nella prossima gara, l'ultima della stagione, che si disputerà a Valencia dal 6 all'8 novembre. La procedura di arbitrato è in corso. Una decisione sul ricorso di Rossi sarà comunicata non più tardi del 6 novembre 2015".

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