MotoGP, Dovizioso vola a Buriram

Vinales alle sue spalle di 31 millesimi. Quarto tempo per Marquez, 9° Rossi ma a soli 3 decimi

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Andrea Dovizioso è il pilota più veloce dopo le prime due libere del GP di Thailandia, quindicesima tappa del Motomondiale. Il forlivese della Ducati ha girato in 1'31''090, tenendosi alle spalle per 31 millesimi la Yamaha di Vinales (che era stato il leader in FP1). Terzo tempo per la Honda LCR di Crutchlow davanti a quella ufficiale di Marquez, non per Valentino Rossi, staccato però di soli tre decimi dalla vetta. Brutta caduta per Lorenzo.

Si è chiusa all'insegna della Ducati la giornata inaugurale del primo weekend della storia del Motomondiale sul circuito Chang di Buriram. Il Dovi ha strappato il miglior crono del combinato al termine di una FP2 tiratissima, in cui i primi 10 piloti sono stati racchiusi in poco più di tre decimi, regolando la M1 di un redivivo Vinales nel time attack finale durante il quale il forlivese ha optato per la doppia gomma soft. L'altra faccia della medaglia per il team di Borgo Panigale è stato lo spaventoso incidente di Lorenzo, arrivato in Thailandia già infortunato e costretto a dare forfait dopo 7 giri per il clamoroso high-side alla curva 3 che lo ha visto protagonista.

Giornata globalmente positiva per le Yamaha, visto che Maverick aveva chiuso al comando la FP1 (nella notte italiana) davanti a Valentino, scivolato poi fino alla nona posizione (a + 0''308) ma comunque tranquillamente in top 10. Sulla moto del Dottore è stata testata anche una nuova carena con doppie ali, che invece lo spagnolo ha deciso di non montare.

Un po' più nascosto Marc Marquez. Il leader del mondiale, forte dei 72 punti di vantaggio su Dovizioso in classifica, ha chiuso al 5° posto la FP1 e al 4° la FP2 (+ 0''098), anche se in entrambi i casi ha ottenuto il tempo buono in avvio di sessione, concentrandosi poi sul consumo gomme e sul passo gara, come da sua abitudine.

Momentaneamente qualificati al Q2 ci sono anche Petrucci con la Ducati Pramac (5° a + 0''148), Iannone con la Suzuki (+ 0''166), Bautista con la Ducati del team Angel Nieto (+ 0''288), Pedrosa con l'altra Honda ufficiale (+ 0''295) e Zarco con la Yamaha Tech 3 (10° a + 0''331). 

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