MotoGp, Lorenzo su Rossi: "Avrei reagito come lui. Rapporto irrecuperabile"

Lo spagnolo: "Ha una sua opionione e va rispettata. Lui ha perso il Mondiale con quell'errore a Sepang"

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Lo sfogo di Valentino Rossi sul biscotto "è una sua opinione e bisogna rispettarla. Perché se tu fossi Valentino Rossi in quel momento, come se io fossi Valentino Rossi in quel momento, dopo aver perso una grande opportunità di essere campione, avresti reagito nelle stessa maniera. Lui, come grande campione quale è per le circostanze e l'esperienza di quello che ha vissuto, ha espresso la sua opinione sinceramente".

Lorenzo rivive il suo Mondiale affrontando tutti i temi che hanno acceso la stagione appena conclusa. "È stato un Mondiale che non poteva finire in maniera più emozionante. Ho vinto tre titoli gareggiando con i tre piloti che per me sono i migliori del secolo: Valentino, Stoner e Marquez, appartenenti a tre generazioni diverse. Questo posso dirlo con orgoglio".

Sulla polemica con Rossi: "Nella vita tu prendi delle decisioni: qualche volta giuste, qualche volta sbagliate, puoi fare bene o fare male, dipende dai punti di vista. Come Valentino quando ha dichiarato pubblicamente la sua opinione. Bisogna rispettarla e bisogna anche rispettare l'idea che avevo io in quel momento e, come persona sincera quale mi considero, l'ho detta. Bisogna rispettare tutti i punti di vista, tutti sono validi perché siamo persone, non siamo robot, e qualche volta facciamo cose che stanno bene, possono sembrare buone, mentre qualche volta sbagliamo. Però bisogna rispettare tutti".

Nella giornata di lunedì Lorenzo era intervenuto alla Radio spagnola Cope: "Il rapporto con Valentino è senza speranze, tra noi rimane solo il rispetto. Non ho nulla da rimproverarmi, spero potremo correre ancora insieme". Il campione del mondo è tornato anche sulla manovra del Dottore a Sepang: "Quell'errore gli ha fatto perdere il Mondiale".

Lorenzo ha riconosciuto a Valentino l'onore di essere "il pilota più importante della storia del Motomondiale ma i rapporti con lui erano tesi già prima della Malesia, e poi sono peggiorati". Il numero 99 ha riconosciuto di aver imparato dal passato: "La maturità mi ha aiutato a sopportare le pressioni e poi mi sono concentrato meglio sulla forma fisica. E' stato il campionato più emozionante della mia carriera, non sono riuscito a non piangere quando mi hanno dato la bandiera della Spagna. Se sono una leggenda di questo sport? Anche fosse, non sta a me dirlo"

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