MotoGP, Lorenzo al comando a Motegi

Yamaha davanti a tutti al termine della prima giornata: Dovizioso secondo, Marquez quarto e Rossi settimo. Tante cadute

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Jorge Lorenzo ha portato la Yamaha davanti a tutti al termine della prima giornata di prove libere della MotoGP in Giappone. A Motegi, in una seconda sessione caratterizzata da continui cambi al vertice e cadute, lo spagnolo ha chiuso col miglior tempo di 1'45"151, precedendo le sorprendenti Ducati di Dovizioso e Suzuki di Vinales, staccati di meno di un decimo. Quarto Marquez (Honda), settimo Rossi, preceduto anche da Crutchlow e Aleix Espargaro.

Sono state delle libere 2 piene di colpi di scena e anche di momenti di apprensione. Quando sembrava che dovessero essere gli outsider Andrea Dovizioso e Maverick Vinales a giocarsi la prima posizione, ecco spuntare un Lorenzo velocissimo, che proprio sulla bandiera a scacchi è riuscito a strappare il miglior tmepo. Da quanto si è visto, però, Ducati e Suzuki sembrano avere i numeri per lottare anche per il ppodio. Lo stesso che farà sicuramente Valentino Rossi, anche se la sua M1 finora è risultata un po' difficile da guidare soprattutto nei cambi di direzione. Il suo distacco di soli 4 decimi, comunque, fa capire che basterà poco per rivederlo davanti. Stesso discorso per Marc Marquez, che nonostante un'innocua scivolata nel momento caldo delle libere, è apparso veloce e costante. Umore diverso, invece, nell'altro box Honda. Dani Pedrosa, nono, è stato vittima di una caduta drammatica, che lo ha visto volare in aria dopo essere stato "scalciato" dalla sua RC213V. Lo spagnolo si è rialzato da solo, ma è andato subiuto al centro medico: purtroppo gli è stata riscontrata la frattura della clavicola destra e addio gara.

Bravo Danilo Peterucci, ottavo in una stagione piena di guai, Confermano i passi avanti le due Aprilia, anche se Bradl e Bautista sono rimasti di un soffio fuori dalla "top 10", come pure Barbera, 14° con la moto di Iannone. Chi ha invece preso il suo posto, l'asutraliano Mike Jones ha chiuso il gruppo, riuscendo comunque ad ottenere un tempo utile per la qualificazione. Problemi per Bradley Smith solo 21° al rientro da un lungo infortunio. Da segnalare anche le cadute, senza conseguenze, di Pol Espargaro e Bradl nella prima parte della sessione pomeridiana e quella più pesante di Laverty nel finale (come Miller), portato fuori in barella.

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