MotoGP, le pagelle di Le Mans

Sontuoso Vinales, incontentabile e ingiudicabile Valentino

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MAVERICK VINALES – VOTO 9,5

 

Tre vittorie in cinque gare e i regali della concorrenza più nobile gli consentono la prima decisiva fuga nel mondiale. A Le Mans mette sull'asfalto una gara sontuosa senza il minimo timore reverenziale per il monumento vivente che divide con lui i box Yamaha.

 

JOHANN ZARCO – VOTO 9

 

Il suo percorso per arrivare in MotoGP è stato decisamente più tortuoso di quello della maggior parte dei suoi colleghi. Lo sottolinea anche l'anagrafe, 26 anni. Eppure solo Marqeuz ha fatto meglio di Zarco al debutto con le moto dei grandi. La scommessa della Yamaha è già diventata una certezza.

 

DANI PEDROSA – VOTO 7,5

 

Messo in ombra quasi sempre dal MM93, Pedrosa si scopre all'improvviso il pilota di punta della Honda. E' almeno questo ciò che racconta la classifica mondiale con Dani al secondo posto capace di mettersi dietro per una domenica i quarti di nobiltà della MotoGP. Una gara grintosa la sua, con un paio di sorpassi fuori media.

 

ANDREA DOVIZIOSO – VOTO 7

 

Fa una fatica bestiale ma alla fine permette alla Ducati di tenere al linea di galleggiamento mentre altri marchi continuano a fare festa. Andrea arriva ai piedi del podio con una lettura intelligente della gara, che mette comunque in evidenza gli attuali limiti della “rossa”.

 

JORGE LORENZO – VOTO 5,5

 

La gioia per il podio di Jerez è durata poco. A Le Mans Jorge è ripiombato nell'anonimato del centro gruppo beccando quasi 13 secondi da Dovizioso. La confidenza con la Desmosedici è un concetto ancora lontano.

 

 

ANDREA IANNONE – VOTO 5

 

L'ex Vinales sta dimostrando di essere un fenomeno, ma la Suzuki pare più povera di smalto rispetto all'anno scorso. In attesa di capirne di più Iannone continua a viaggiare al limite della mediocrità.

 

VALENTINO ROSSI – NG

 

Meriterebbe un 4 per la caduta a pochi metri dalla fine, ma anche un 9 per i numeri che aveva regalato prima dell'errore. Quindi ci asteniamo dalla valutazione (la media sarebbe 6,5) per un ragazzo che a 38 anni non ha ancora capito cosa significhi accontentarsi del secondo posto.

 

 

MARC MARQUEZ – VOTO 4

 

A MM93 il voto basso lo diamo perché la sua caduta è arrivata senza che prima fosse riuscito ad offrire spiccioli di show. In condizioni normali la Honda pare in affanno nel confronto con la Yamaha. Pedrosa dimostra comunque che qualcosa, con un minimo di razionalità, si può portare a casa.  

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