MotoGP, le pagelle di Indianapolis

Marquez morde, Rossi si difende bene e Dovizioso è in crisi

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MARC MARQUEZ - VOTO 9 Ha aspettato di attaccare la preda con la pazienza di un crotalo in mezzo al deserto. 23 giri a osservare la coda della Yamaha, a memorizzare le traiettorie di Lorenzo. Poi, puntuale, è arrivato il morso letale. La vetta del mondiale dista 56 punti, un enormità. Ma valutata la forma di Marc per la concorrenza sbagliare è vietato.

JORGE LORENZO - VOTO 8 E' partito come un missile con un'idea meravigliosa in testa, superare Rossi nel mondiale, o almeno ridurre il distacco a un punto appena. Il sogno si è sgretolato negli ultimi sette minuti di gara quando è stato saltato da Marquez mentre dietro Pedrosa si scioglieva nel confronto con Valentino. A Indy Jorge è stato comunque incisivo tanto da rendere meno sereno per Rossi il viaggio di ritorno in Europa.

VALENTINO ROSSI - VOTO 7 Complici i pasticci di Pedrosa e la scarsa consistenza tecnica del resto del gruppo riesce ancora a raddrizzare in gara un finesettimana complicato. Il decimo podio di fila, dopo aver litigato con la moto in prova e in qualifica, permette di allentare momentaneamente la pressione. Preoccupa comunque lo smalto del vicino di box che già domenica a Brno ritenterà il colpo.

DANI PEDROSA - VOTO 6 Per una volta offre l'impressione di non temere il confronto con Rossi. Per due volte lo passa ma poi rovina tutto disegnando traiettorie sbagliate. Insomma viaggia sempre a corrente alternata, in un pericoloso slalom tra la piccola impresa e la gara deludente.

ANDREA IANNONE - VOTO 7 Ormai ha fatto l'abbonamento al quinto posto che poi è il primo degli “altri”. Dieci gare di fila a punti, mai peggio della piazza 5 e il quarto posto nel mondiale. Materiale utile a segnalare la trasformazione di questo ragazzo che aveva la tendenza ad esagerare e che oggi viaggia con una regolarità impressionante.

ANDREA DOVIZIOSO - VOTO 5 Passino la sfortuna, i problemi tecnici e le congiunzioni astrali negative. Ma se metti assieme 11 punti nelle ultime 5 gare mentre il tuo compagno di squadra arriva a quota 68 occorre una profonda riflessione. Parliamo di un pilota che nel mondiale, fino a Le Mans, era a una manciata di punti da Rossi e Lorenzo.

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