MotoGP, le pagelle dell'Austria

Iannone e Dall'Igna da 10, Rossi appena sufficiente, mentre Marquez toppa

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Iannone voto 10
Il voto sarà scontato, ma non lo è per niente riuscire a riportare la Ducati davanti a tutti sei anni dopo. Bravo a non scomporsi nei vari duelli durante la gara, bravo nella strategia di prendersela con calma, bravo a smentire chi era pronto a puntare su una iannonata nel finale, quando era lì dietro e occhio all'errore. Ma va, niente. Pole, giro veloce e vittoria, tutto da 10 pieno. In più: unico in griglia con la più morbida (scelta sconsigliata dalla Michelin, mica paglia): un azzardo che bisogna avere le palle di fare. E' vero, c'è il retrogusto amarognolo dato dal fatto che sotto la tuta c'è già la maglia Suzuki, ma oggi non se lo ricorda nessuno. Il sapore è quello della prima vittoria della vita in MotoGp, della prima vittoria in MotoGP: meglio di una doppia penna nel giro di rientro con Valentino, meglio di una groupie che poi è Belen, meglio di un 10 in pagella, meglio di tanto altro ancora.

Dovizioso voto 8
Va bene il record di Cadalora, va bene un secondo posto, va bene la scelta (alla fine) non esatta sulla mescola, va bene il lavoro sporco, ma il Dovi - come continuerà a dichiarare - non può che essere deluso. Poteva, doveva essere la sua vittoria, dell'uomo squadra Ducati, di chi è arrivato qui quando quelli davanti li vedevi dopo il traguardo e dopo un po'. Meledetto grip e maledetti dettagli, maledetta zampata che non è arrivata. Poteva essere una giornata da ricordare, non lo è stata.

Lorenzo voto 9
Torna il sole in pista e tac, torna anche sul 99. "E' un terzo che vale come una vittoria" dirà, con un principio di ghigno che ricorda a chi lo stesse dimenticando che sulla Ducati il prossimo anno ci salirà lui. Il 9 è un 9 per la volontà di uscire da un momento pesante, per la testardaggine di riuscirci appena tutti i pianeti si riallineano come piace a lui. E' a meno 43 nel mondiale da Marquez: sono tanti, ma potrebberop essere anche percepiti in modo diverso, dovesse tormare il martello che conosciamo.

Rossi voto 6
Problemi con le gomme per tutto il fine settimana, e una posteriore che scivola proprio sul più bello. Non facile tentare dei guizzi, l'unico che gli riesce è quello di chiudere davanti a Marquez. Per il resto una gara normale, più a evitare danni che a tentare attacchi. Punti di distacco? 57. Parecchi, anche per trovare una scintilla in una domenica piatta.

Gigi Dall'Igna voto 10
E' il titolo di questo cammino rosso: analitico, esperto, lavoratore, geniale. Iannone lo prende in braccio nel parco chiuso per secondi eterni non a caso. Il suo 10 lo divide con tutta la fabbrica, capace di riscrivere gli almanacchi con questa gita in Austria che storica rimarrà. Ci risparmiamo la retorica sull'eccellenza italiana, però qiando c'è non è male gustarsela.

Marquez voto 4
Alla fine la spalla fa anche male, ma lui non ingrana mai. Due errori, litiga con le gomme, stringe i denti per una spalla, come detto, che si fa sentire, ma che nasce anche da una caduta che è il classico errore che inforca quando si mette a strafare. L'essere Marquez comporta anche questo. Si gode il primo posto nel mondiale, ma impreca per una tre giorni da dimenticare.

Pedrosa sv
Paga bioritmi a terra per tutto il week end: peccato, perchè il ritmo in gara alla fine lo ritrova anche.

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