Venticinque anni e un futuro ancora tutto da scrivere. Marc Marquez ha vinto il suo settimo titolo in undici stagioni nel motomondiale: due anni di assestamento prima di trionfare in 125, uno prima di alzare il trofeo della classe di mezzo e poi un dominio praticamente incontrastato in MotoGP, con il solo passaggio a vuoto del 2015. Lo spagnolo ha agganciato nell'albo d'oro due leggende delle due ruote come John Surtees e Phil Read e ora, con una lunga carriera ancora davanti a sé, può puntare ancora più in alto. L'obiettivo più a portata sono le nove iridi di Mike Hailwood e, naturalmente, del grande rivale Valentino Rossi. Decisamente più impegnativo sarà raggiungere Angel Nieto (13 titoli tra 50 e 125, nessuno in classe regina) e Giacomo Agostini (15 titoli tra 350 e 500), ma per un Marc così nulla è davvero impossibile.
Il pilota di Cervera è, già dal 2017, il miglior poleman della storia del Motomondiale (anche se i rivelamenti sono iniziati solo a metà anni '70), mentre complice la giovane età restano ancora lontani altri record, come le 122 vittorie di GP di Agostini e gli spaventosi 232 podi di Rossi, di gran lunga il più costante e longevo di sempre. Sfide che Marquez è certamente già pronto a raccogliere.
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