Vinales è il padrone delle libere

Marquez lo insegue a tre decimi, fuori dalla top 10 Rossi, Lorenzo e Dovizioso

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Continua il dominio di Maverick Viñales. Lo spagnolo della Yamaha ha chiuso la prima giornata di prove libere con il miglior tempo in 1'39''477, a tre decimi dal connazionale Marc Marquez. La FP2 ha riservato molte sorprese, con Abraham, Bautista, Baz, Petrucci, Crutchlow, Folger, Espargaro e Iannone che rientrano tutti nella top 10. Restano fuori a sorpresa invece Pedrosa (13°), Dovizioso (14°), Rossi (16°) e Lorenzo (18°).

Questo avvio di stagione mondiale ha un padrone e si chiama Maverick Viñales. Dopo aver trionfato in Qatar, il giovane talento catalano ha imposto il suo dominio anche nella prima giornata di prove libere sul circuito argentino di Termas de Rio Hondo, chiudendo con un eccezionale 1'39''477, appena 66 centesimi più lento della pole position 2016 di Marc Marquez. Il campione del mondo in carica è apparso l'unico in grado di contrastare lo strapotere del connazionale, anche se al termine delle Libere 2 sono 301 i millesimi di ritardo della sua Honda dalla M1 di Maverick.

Il venerdì argentino è stato ricchissimo di sorprese, con una FP2 che ha visto l'incredibile l'exploit dei team satellite: il terzo tempo finale è di Karel Abraham (+ 0''403), con la Ducati del team Aspar, che si mette alle spalle il compagno di squadra Alvaro Bautista (+ 0''445), la Ducati Pramac di Danilo Petrucci (+ 0''483), uno straordinario Loris Baz (+ 0''643), la Honda di Crutchlow (+ 0''647), la Yamaha Tech III di Jonas Folger (+ 0''680) e l'Aprilia di Aleix Espargaro (+ 0''698). Chiude la top 10 la Suzuki di Andrea Iannone (+ 0''773), che rientra nei primi dieci con circa un decimo di vantaggio su Scott Redding.

Fuori dai migliori, al termine di un venerdì da dimenticare, nomi clamorosi come quelli di Pedrosa, Dovizioso, Rossi e Lorenzo. Insieme a loro anche Johann Zarco, che invece aveva impressionato in FP1. Il Dottore ha fatto fatica fin dalle libere del mattino, non riuscendo a trovare la giusta confidenza con la sua M1 con nessun set di gomme. Discorso simile per le Ducati, ma se per Jorge le difficoltà erano prevedibili, visto il risultato disastroso di Losail, il quattordicesimo tempo del Dovi desta qualche preoccupazione (anche se si parla di un problema tecnico), soprattutto considerando che davanti alla sua Desmosedici GP17 ci sono ben 4 Ducati clienti.

Manca ancora la FP3, è vero, ma le previsioni meteo del sabato minacciano pioggia, o quantomeno cìè il rischio di temporali sparsi. Se si dovesse girare con la pista bagnata, sarebbe impossibile fare un tempo utile per rientrare nella top 10 e la Q2 resterebbe un miraggio.

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