La vergogna del Mugello: impiccato e bruciato un manichino di Marquez

Non solo cori e striscioni contro gli avversari di Rossi: colpa anche di chi gli sta vicino

  • A
  • A
  • A

Il manichino con il numero 93 impiccato prima e bruciato poi al Mugello. Trattasi di sequenze raccapriccianti, così come gli striscioni con gli insulti a Marquez e a Lorenzo spalmati lungo il circuito. Ai fischi sotto il podio, quando Rossi non vince, ormai abbiamo fatto l'abitudine, ma il limite è stato abbondantemente superato. Occorre dire basta a queste forme di tifo becero e ignorante che non sono mai appartenute al mondo delle moto. Una volta gli appassionati veri si esaltavano per lo spettacolo in pista. Materiale che Lorenzo e Marquez hanno offerto in abbondanza sull'asfalto toscano. Ma la mente obnubilata dal tifo impedisce a un preoccupante numero di “utili idioti” di comprenderlo. Purtroppo siamo arrivati al punto del non ritorno, insomma ormai vale tutto, le offese gratuite, i fischi, il manichino bruciato. Sequenze di una tristezza infinita che nessuno dell'entourage rossiano ha il coraggio di denunciare. Già, perché l'anno scorso a Sepang membri del club VR46 giravano indisturbati al paddock insultando gli uomini della Honda. Di che parliamo allora!

Leggi Anche