Le pagelle della MotoGP: Marquez e Dovizioso, una stagione da 9

I votidi Luca Budel ai protagonisti del Mondiale 2017

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MARC MARQUEZ – VOTO 9
Piaccia o meno ha tutti i numeri per riscrivere la storia di questo sport. Un marziano capace di vincere il sesto titolo mondiale a 24 anni, senza contare il poker in MotoGP in quattro stagioni appena. Un mostro capace di viaggiare sempre e comunque al limite delle leggi fisiche. Lo dimostra il clamoroso recupero della sua Honda ormai fuori controllo a Valencia.

ANDREA DOVIZIOSO – VOTO 9 Mette sull'asfalto una stagione da fenomeno e merita lo stesso voto del marziano perché lo ha costretto a organizzare la festa solo all'ultima domenica. Dovizioso ha vinto le stesse gara di Marquez e ciò che più conta ha affrontato senza timidezza il corpo a corpo contro di lui, riuscendo a batterlo sul suo stesso terreno, quello dell'aggressività. Insomma la più bella sorpresa del 2017.

MAVERICK VINALES – VOTO 7
E' partito per spaccare il mondo e all'ultima gara ha chiuso con quasi tutto il mondo davanti. Colpa della confusione tecnica in casa Yamaha (voto 5). Dopo Le Mans non ha più vinto, più avanti è addirittura scomparso dai radar.

DANI PEDROSA – VOTO 6,5
A causa del suo rendimento a corrente alternata resta l'oggetto misterioso della MotoGP. Pilota capace di passare dall'anonimato del centro gruppo al podio alto di un Gran Premio nell'arco di una settimana.

VALENTINO ROSSI – VOTO 6,5
A 38 anni è ancora capace di creare pensieri ai suoi giovani colleghi. Ma – incidente di enduro a parte – il suo rendimento ha seguito di pari passo la fase calante della Yamaha. La sensazione è che non sia stato capace come in altri momenti della sua carriera di dare personalità allo sviluppo della moto.

JOHANN ZARCO – VOTO 7,5 Con la Yamaha di scorta ha fatto spesso e volentieri meglio della coppia titolare. Un talento ancora grezzo dotato del potenziale per fare grandi cose. Gli occorre comunque controllare la tempesta ormonale che lo carica fuori dalla norma quando si tratta della lotta carena contro carena.

JORGE LORENZO – VOTO 5,5
Ha patito oltre il lecito il passaggio alla Ducati, trovando la confidenza sufficiente solo alla fine della stagione. Troppo poco per l'importante investimento economico del marchio di Borgo Panigale.

DANILO PETRUCCI – VOTO 7
Tre podi e l'ottavo posto nel mondiale lo consacrano come il migliore dei piloti non ufficiali della Ducati. Sotto la pioggia è capace di esaltarsi, qualcosa deve migliorare con l'asfalto asciutto.

ANDREA IANNONE – VOTO 4,5
Tredicesimo nel mondiale con 70 punti appena. Con Vinales la Suzuki era abituata a ben altre domeniche. Per Andrea il 2018 sarà l'anno chiave per chiarire ambizioni e valore reale.

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