Ex custodi fanno causa a Rossi: chiesti 114mila euro

La coppia moldava che lavorava nella villa di Vale ha chiesto sei mesi di indennità risarcitoria e cinque anni di straordinari non percepiti

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Nuovi problemi legali per Valentino Rossi. Archiviato il ricorso presentato dai vicini di casa del Ranch dove si allena, il campione di Tavullia ora dovrà rispondere alla richiesta di risarcimento presentata dagli ex custodi della sua villa. Licenziata alla vigilia di Natale 2016, stando a Il Resto del Carlino, la coppia moldava ha chiesto sei mesi di indennità e cinque anni di straordinari non percepiti, per un ammontare complessivo di 114mila euro.

La vicenda inizia con la vendita della villa e lo scioglimento della società "Domus Mea" (rappresentante legale Graziano Rossi), che deteneva la proprietà dell'immobile. Victor Untu e Jigan Zinaida, allora custodi della proprietà, si sono rivolti a un avvocato per portare Valentino Rossi e suo padre Graziano davanti al giudice del lavoro di Pesaro, chiedendo 114mila euro di risarcimento. Richiesta che i legali di Rossi, Virgilio Quagliato e Giacomo Cancellieri, considerano ingiustificata. Stando ai due avvocati, infatti, gli ex custodi non avrebbero fatto straordinari semplicemente perché il loro datore di lavoro (Valentino Rossi) non glieli avrebbe mai chiesto. Una querelle legale spinosa, il cui primo atto andrà in scena venerdì 12 gennaio davanti al giudice Maurizio Paganelli.

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