Cairo: "Non voglio cedere Belotti"

"Non c'è bisogno che lo incontri: via solo all'estero per 100 milioni"

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Non vuole sentire discussioni: Urbano Cairo non ha intenzione di cedere Andrea Belotti. Il presidente del Torino è arrivato nel ritiro granata a Bormio: prima ha assistito all'amichevole vinta per 3-1 contro l'Olginatese (in gol anche il Gallo). Poi ha fatto il punto della situazione sull'attaccante, nel mirino del Milan: "Non voglio venderlo: siamo d'accordo che può partire se dall'estero pagano la clasuola di 100 milioni".

Nessuna offerta farà tremare i polsi a Urbano Cairo: il Gallo Belotti partirà solo se dall'estero ci sarà un club che vorrà pagare i 100 milioni della clausola (valida solo fuori dall'Italia). E se il Milan vuole l'attaccante, come andrà a finire? Cairo non è preoccupato: "Prima di privarmi di Belotti ci penso 100 volte. Non c'è nemmeno bisogno che mi incontri con lui, perché ci siamo già accordati da tempo. Il Toro si è impegnato con lui, lui si è impegnato con noi fino al 2020. E secondo me lui farebbe bene a rimanere ancora un anno con noi, per andare con slancio al Mondiale: potrà fare una grande stagione con noi".

Certo, la volontà del giocatore, che non ha incrociato il presidente prima dell'amichevole ma che cenerà assieme appunto al numero 1 granata con tutta la squadra in serata, potrebbe essere decisiva, soprattutto di fronte al pressing del Milan: "Io non ho mai sentito il Milan - spiega Cairo -. Non mi tremano i polsi, non voglio venderlo. La volontà del giocatore è importante, ma è importante anche quella della società. È vero che vogliamo gente motivata, voglio avere una squadra che punta a cose importanti. Poi certo: se qualcuno dall'estero arriva con 100 milioni, a quel punto alzo le mani e gli farò in bocca al lupo".

Poi una piccola apertura: "Ovunque vado mi chiedono 'che fa Belotti?'. Perche' lo devo vendere? È un nostro giocatore, lo voglio tenere. Se poi il
giocatore vuole andare via a tutti i costi, vedremo... Siamo disponibili, siamo gente per bene, ma ci sono contratti firmati. Dopodiché, vedremo".

Il presidente si è invece fatto i complimenti per l'affare Berenguer: "È un bel colpo: siamo stati più veloci del Napoli ma non si è incrinato nessun rapporto con loro: con De Laurentiis il rapporto è ottimo". Poi il punto sugli altri acquisti in cantiere: "L'arrivo di Berenguer ha coperto un tassello Ora forse manca un difensore centrale, ma siamo vicini ad aver completato tutto: vedremo se prendere anche un centrocampista e un attaccante. Ma l'obiettivo è tenere tutti i nostri giocatori. Vediamo se ci riusciremo".

Ancora più netto il parere del ds Petrachi, che ha partecipato con il presidente Cairo alla cena di squadra in un ristorante a Bormio. Cena con canti, sorrisi e foto: tutti felici, compreso Belotti, che però continua nel suo silenzio coi giornalisti. Petrachi ha spiegato: "È giusto che i giocatori vengano pagati per quanto valgono. Belotti non è sul vassoio. Ci dicono che abbiamo rifiutato offerte: in realtà abbiamo detto no a offerte dall'estero che non erano significative. Anzi: in molti non hanno capito quanto vale Belotti. Non si rendono conto di quanto sia forte, di quanta fame abbia. Del fatto che sia il centravanti della Nazionale e che ha davanti una crescita che potrà essere esponenziale".


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