Roma, Schick: "Nel futuro mi vedo a Real, Barcellona o United"

Il club si arrabbia, lui smentisce ("tradotto male"), poi cancella la smentita. Monchi gli ha parlato

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"Spero di potermi trasferire tra qualche anno in un club ancora migliore della Roma, dove guadagnerò dipiù, anche se sarà difficile: ce ne sono pochi più in alto, diciamo Real, Barcellona o Manchester United". Parola di Patrick Schick, l'attaccante intervistato dal magazine ceco Reporter. dichiarazioni destinate a fare discutere: "L'anno scorso avevo scelto la Juve, mi sentivo un giocatore bianconero ma in realtà non lo ero. Il cuore? Tutto passato".

Parole che, ovvio, hanno fatto rumore a Trigoria e nelle stanze dirigenziali del club. Così Shick Prima se l'è presa via social con chi ha tradotto - a suo dire erroneamente - le dichiarazioni, poi però ha cancellato il messaggio e non smentito il contenuto dell'intervista. Il ds Monchi, che è volato a Boston da Pallotta per fare il punto della situazione, ha già parlato col ragazzo, e nei prossimi giorni lo farà anche Di Francesco. La versione letterale peraltro è stata fatta anche dalla Roma che adesso valuterà se multare il giocatore. Di certo gli verrà consigliata una maggiore cautela nel rapporto coi media per evitare in futuro altri scivoloni del genere.

Una intervista decisamente non banale quella di Schick. L'attaccante ceco non si è ancora praticamente visto con la maglia della Roma, punta a rientrare tra i disponibili di Di Francesco per il derby, ma intanto ripercorre il passato recente e programma già il futuro più lontano: "Stavo bene ma la Juventus ha rinviato il mio trasferimento. Quando sono tornato dalle vacanze, il mio agente Paska mi ha detto che sarei dovuto tornare a Torino per altri test. Ho risposto che non sarei andato da nessuna parte. Alla Juve non importava più di me, ero un po' arrabbiato". "Poi a metà luglio la clausola da 25 milioni non era più valida e il presidente Ferrero mi disse che avrebbe voluto tirare il prezzo più in alto possibile e così ha fatto, cedendomi per 40 milioni di euro alla Roma. Kolarov mi disse di star calmo e di non pensare al costo del mio cartellino".

"Quando ho visto il centro di allenamento a Trigoria mi sono reso conto che qui avrei potuto ottenere il meglio, non so se cose del genere esistano da altre parti. Non mi devo preoccupare di nulla, qui ci sono campi perfetti, i migliori sistemi di recupero, la palestra, i nutrizionisti ci misurano continuamente e ci dicono cosa mangiare, ci sono dozzine di impiegati solo per noi".
Ma l'ambizione porta già oltre il giallorosso: "Spero di potermi trasferire tra qualche anno in un club ancora migliore, dove sarò pagato ancora meglio. E' una motivazione che mi ha sempre aiutato molto. Dove? Non credo di poter andare molto più in alto di così. Ma forse restano due, tre club… diciamo Real Madrid, Barcellona o Manchester United". E questo, ovviamente, non è piaciuto alla Roma.

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