Caso Malcom, Pallotta: "Accetto le scuse del Barça solo se ci danno Messi"

"Alisson? 70 milioni sono tanti. La cessione di Nainggolan? Di Francesco ha deciso che era il momento"

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Dai microfoni di "The Football Show", James Pallotta torna a parlare del mercato della Roma. A partire dalla telenovela Malcom. "Il Barça è intervenuto in maniera poco etica - ha spiegato -. L'accordo era fatto. Abbiamo le prove, il Bordeaux sarà chiamato a testimoniare". "Il Barcellona si è scusato con noi, ma io non accetto le loro scuse - ha tuonato il numero uno giallorosso -. A meno che non decidano di mandarci Leo Messi...".

"Con il Barcellona comunque non abbiamo chiuso, sono più grandi di noi - ha proseguito -. Avremo accordi con loro in futuro". "Malcom voleva venire da noi, c'erano altri club interessati come Leicester ed Everton, ma non avevano avuto colloqui formali - ha proseguito il presidente della Roma -. Avevamo già concordato una clausola di cessione di 120 milioni di euro". Il giocatore però non aveva ancora firmato alcun contratto: "Questa è una cazz***. Tutti i club sanno come funziona. Dimenticate l'aspetto legale, non è etico e morale". Poi la bordata contro l'agente dell'ex Bordeaux: "Forse è solo un idiota...".

Ma il patron della Roma non ha parlato solo di Malcom. In chiave mercato, il presidente giallorosso ha commentato sia le cessioni che i colpi in entrata. "Abbiamo dovuto scegliere cosa fare con Nainggolan, ci sono diversi aspetti tra cui anche la sua età - ha spiegato Pallotta -. Non conosco tutti i problemi, ma Di Francesco ha deciso che era il momento". "Allisson? Forza, siamo seri: 70 milioni sono tanti...", ha proseguito. Infine capitolo acquisti. "Avevamo bisogno di un giocatore che distribuisse palloni a tutti i talenti che abbiamo davanti e abbiamo preso Pastore - ha continuato -. Kluivert è come Allen Iverson con i piedi, è molto veloce e giovane".

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