Milan, l'intrigo El Shaarawy e l'addio di Cerci

La mano di Jorge Mendes dietro il mancato riscatto del Faraone. Mentre l'ex Toro...

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Il Condor è in volo, in tutti i sensi. Adriano Galliani prepara il ritorno dal Brasile, dove ha passato qualche giorno di vacanza, e il mercato rossonero è pronto a decollare. Subito, già domani, con le ufficializzazioni di due affari conclusi per tempo (Boateng in rossonero e Suso al Genoa), ma anche con i nuovi contatti con Enrico Preziosi per risolvere un'altra questione di prima importanza. Questione rubricabile alla voce Alessio Cerci. E allora partiamo da qui, perché la parola d'ordine, in casa Milan, è una cessione per un acquisto e le entrate sono di conseguenza una necessità assoluta. Ecco quindi che si capisce come Cerci, la cessione di Cerci (prestito) al Genoa diventi una priorità. L'esterno rossonero, dopo un buon periodo, è tornato ai margini del progetto di Sinisa Mihajlovic e in rossoblù potrebbe rilanciarsi dopo un paio di stagioni difficili. A Gasperini piace e il modulo del Genoa sembra adattissimo alle sue caratteristiche. L'affare, insomma, può andare in porto anche se proprio il giocatore ha ancora qualche perplessità e non ha preso alcuna decisione definitiva.

Nel caso in cui Cerci dovesse declinare l'offerta del Genoa, ecco che potrebbe tornare di moda il nome di El Shaarawy, vecchia conoscenza del Grifone, per il quale vale la pena aprire una piccola parentesi. Il Giornale, questa mattina, riporta un'indiscrezione curiosa: dietro al mancato riscatto del Monaco - di cui si sa già tutto: 24 presenze contro le 25 necessarie per rendere obbligatorio l'acquisto da parte del club del Principato - ci sarebbe la lunga mano di Jorge Mendes, il re dei procuratori, e una piccola vendetta da servire fredda per la vecchia, e infruttuosa, collaborazione tra Milan e Doyen negli affari falliti Kondogbia e Jackson Martinez. Qualcosa non è piaciuto al portoghese ed ecco che lo sgarbo è stato rispedito al mittente. Sarà, possibile. Tutto è possibile.

Fatto sta che il Faraone resta in bilico, sospeso e in cerca di destinazione. Potrebbe essere la Roma, ma i giallorossi hanno scelto Perotti anche se si continua a parlare di accordo già raggiunto con Sabatini. Potrebbe essere la Juve, di cui si parla, di cui si è parlato. Potrebbe essere, come detto, il Genoa. In ogni caso non sarà il Milan, perché il 4-4-2 di Mihajlovic non prevede El Shaarawy e il Faraone, nell'anno degli Europei, ha bisogno a tutti i costi di giocare. Fuori lui, dentro un altro. Il centrocampista che il tecnico serbo chiede per rinforzare la rosa. Lista lunga, ma ancora confusa. Banega, Witsel, chissà chi altro. Siamo solo all'inizio. Il Condor ha preso il volo, in tutti i sensi. Il mercato rossonero può decollare.

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