Lapadula, dalla Lega Pro al Milan a suon di prodezze

Grinta, tecnica e gol in tutti i modi a Pescara: ecco il nuovo colpo rossonero

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Un fulmine a ciel sereno: Gianluca Lapadula è un nuovo attaccante del Milan. I rossoneri si sono mossi in silenzio per arrivare al bomber del Pescara, promesso sposo di Napoli, Genoa e Sassuolo che invece ha scelto di giocarsi le proprie carte in rossonero, a 26 anni, dopo un'annata strepitosa in Abruzzo. Attaccante forte fisicamente e in grado di occupare tutto il fronte d'attacco, il suo arrivo potrebbe dare il via libera alla cessione di Bacca.

Dalla Lega Pro a San Siro a suon di gol, 21 nel Teramo nell'anno della B conquistata sul campo e lasciata ad altri fuori, più altri 30 playoff compresi con il Pescara nella cavalcata della squadra di Oddo verso il ritorno in Serie A. Una punta esplosa tardi, come ce ne sono state altre nel calcio italiano, ma che sa segnare in tutti i modi e soprattutto giocare occupando tutto il fronte d'attacco, giocando all'occorrenza da seconda punta o da esterno senza perdere troppa efficacia sottoporta utilizzando la ferocia sportiva che lo ha contraddistinto.

Nell'ultimo campionato di Serie B, il 26enne torinese di madre del Perù (di cui ha declinato la chiamata in nazionale), ha impressionato per leadership e cattiveria tecnica messa in campo in ogni partita, anche nel periodo più buio del Pescara prima dell'ultima grande rincorsa. Dei trenta gol segnati spesso il suo è stato il primo, quello che sblocca la partita, indice di una capacità di entrare nel vivo del gioco senza perdere troppo tempo. Con Caprari intorno o una punta centrale più statica, Lapadula si è guadagnato l'attenzione delle prime due della classe, prima la Juventus e poi il Napoli con decisione, accettando poi la corte più silenziosa del Milan per giocarsi le proprie carte dopo la gavetta.

Il classe 1990 sbarcherà a San Siro, qualcuno ipotizza prendendo l'eredità - almeno numerica - di Carlos Bacca sempre più appetito all'estero. Una sfida importante al primo vero anno di Serie A dopo averla accarezzata, senza giocare, nel 2010 con il Parma. Dopo tanta Emilia-Romagna e l'esplosione abruzzese, la sua rampa di lancio potrebbe essere sotto il Duomo di Milano.

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