"Ancelotti? Dipende dal Real"

Il presidente rossonero: "Sarà un ritorno positivo". Una decisione è attesa lunedì

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Ora è Silvio Berlusconi a uscire allo scoperto per il ritorno di Carlo Ancelotti al Milan. Il presidente rossonero, infatti, sembra non aver dubbi: "Se il Real lo lascerà libero ci sarà un suo ritorno al Milan, credo che sarà un ritorno positivo. Sono legato a lui da una forte amicizia personale". Ora tutto dipende dai Merengues che però hanno già deciso per l'esonero. E il club rossonero è vicino a riabbracciare Carletto.

Dichiarazioni forti quelle rilasciate a Napoli Tv che ora "inchiodano" Ancelotti visto che presto Florentino Perez gli darà il benservito, o meglio: sarà una separazione senza polemiche e con tanto di buonuscita. Il presidente rossonero ha apparecchiato tutto per il grande ritorno: "Io non sono per i ritorni, ne abbiamo già avuti in passato (Sacchi e Capello ndr) e non hanno funzionato. Però sono legato a Carletto da una forte amicizia personale. Avrà anche degli assistenti personali che lo asseconderanno".

Una decisione sarà presa in tempi abbastanza stretti. Ancelotti si è dato una scadenza col  Real: fra domenica e lunedì. Dicono che Galliani possa andare a Madrid lunedì sera per incontrare il tecnico.

"Se non troverò imprenditori stranieri che vogliano entrare nella società, ho intenzione di fare del Milan la nazionale di calcio italiana con tutti giocatori italiani, con molti giovani provenienti dai nostri vivai e cercare di riportare il calcio italiano a poter essere uno dei protagonisti in Europa e nel mondo", ha poi aggiunto Silvio Berlusconi, in un'intervista all'emittente televisiva Napolitivu, di cui è stata diffusa un'anticipazione.
"La situazione in merito alla mia ricerca di imprenditori stranieri che possano entrare nel Milan - ha detto Berlusconi - è molto chiara. Nel calcio in questi anni sono entrati i petrodollari, il Paris Saint-Germain riceve ogni anno 250 milioni dal Qatar, una famiglia da sola non può competere con queste spese. I top player hanno quotazioni da 50 a 100 milioni, io nel Milan ho speso un miliardo e 600 milioni in questi quasi trenta anni. Oggi le condizioni dell'economia e quindi anche delle mie imprese non sono tali da potermi consentire di continuare questa condizione e soprattutto i soldi dovrebbero aumentare di molto per il livello dei costi che il calcio ha raggiunto con l'ingresso di questi nuovi protagonisti".
"Questo - ha spiegato Berlusconi - è il motivo per cui io ho cercato e sto cercando qualcuno che possa fare con il Milan quello che il Qatar fa con il Paris Saint-Germain. Spero di trovarlo, se non lo troverò sarà necessario continuare da parte mia ed in questo caso - ha concluso Berlusconi - ho un'idea diversa ed è quella, giustificata dal fatto dei troppi stranieri che sono entrati nel nostro calcio che pongono anche la Nazionale nella difficoltà di trovare dei campioni soprattutto in attacco".

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