Maurizio Sarri vive uno dei momenti più strani della sua carriera. L'inaspettata rottura con De Laurentiis ha portato il tecnico a trascorrere questi giorni in vacanza, in attesa di capire quel che sarà del suo futuro. Partiamo dall'aspetto contrattuale: Sarri è legato al Napoli fino al 2020, mentre la clausola da 8 milioni è scaduta a fine maggio. Ora chiunque voglia ingaggiarlo deve prima trattare con il Napoli per svincolarlo: una situazione non comodissima e che potrebbe scoraggiare praticamente ogni club.

Inoltre Sarri sembra aver scartato l'ipotesi di trasferirsi in Russia e infatti lo Zenit ha ingaggiato Semak come successore di Mancini. Quello che sembra delinearsi, per l'ex allenatore del Napoli, è un anno lontano dai campi di calcio. Sabato l'aveva riportato il Corriere del Mezzogiorno, ora è la Gazzetta a raccontare le confidenze del tecnico agli amici più cari: "Non allenerò un altro club Serie A e rimarrò fermo un anno".

Una decisione che si spiega anche con la delusione per l'interruzione del rapporto con il Napoli. Ma anche con il mancato arrivo di un'offerta concreta da Londra, sponda Chelsea. I Blues vivono anch'essi una fase di stallo. Conte non è ancora stato esonerato, Abramovich ha stretto contatti con Blanc ma non l'ha ancora ingaggiato, sullo sfondo c'è sempre il nome di Luis Enrique. Anche in questo caso, quindi, Sarri sembra partire molto svantaggiato.

C'è però un dettaglio che a Londra non passerà di certo inosservato: sta iniziando a circolare il nome di Gianfranco Zola, "magic box", colui che fece innamorare Stamford Bridge a suon di magie. Ecco: dal momento che Sarri cambierà quasi integralmente il suo staff, cresce l'ipotesi di Zola come suo vice. Il gradimento dei tifosi Blues sarebbe assicurato. Resta dunque da aspettare e capire se il cellulare di Sarri squillerà o rimarrà in silenzio.