Presidente, e il rinnovo di Nainggolan? "Non ha visto che ieri rideva?". Quindo è tutTo fatto? "Sì". Domande dei cronisti, e risposte di James Pallotta, che ha fretta e sta per imbarcarsi sul volo per Boston, aeroporto di Ciampino. Quanto basta (e avanza) per tradurre che il tormento dell'estate romanista post-Totti, ovvero il contratto e il futuro di Nainggolan, è una pratica chiusa. Se non ufficialmente, diciamo formalmente.
Tutto si sarebbe risolto nel tardo pomeriggio di sabato a Trigoria, con il vertice tra Monchi, Nainggolan e il procuratore del centrocampista. Poche ore per fissare cifre e contenuti di un accordo che sarà fino al 2022 e con cifre che si spingono fino ai 5 milioni a stagione per l'ingaggio. Il tutto con beneficio d'inventario, visto che si tratta -parlando di cifre- di lodevoli ipotesi e che una firma, ancora, non c'è stata. E' però il segnale di una volontà precisa della Roma, quella di tenersi stretta Radja; e anche la volontà di Nainggolan, che di sicuro era (è?) attratto dalle voci di Spalletti e Sabatini, ma che ha voglia di restare dov'è.
Quanto al resto delle poche parole di Pallotta, resta da segnalare un suo riferimento all'estate 2018: "Anche noi andremo in tournée in Cina". Ormai, chi ci rinuncia?
Pallotta sorride: "Nainggolan-Roma, l'accordo è fatto"
In partenza per Boston il presidente "annuncia" l'intesa con Radja, che così esce dal turbine di mercato
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