Resta da definire se sarà in Inghilterra o in Spagna ma è ormai certo che il futuro di Benitez non sarà più in Italia. Il divorzio con il Napoli a questo punto va infatti solo annunciato. L'uscita dall'Europa League, il rapporto altalenante con il presidente De Laurentiis, il feeling venuto meno con il sistema-Italia, sono alcune fra le ragioni - sicuramente le principali - che hanno azzerato le probabilità di rinnovo. Un epilogo che non ha però colto di sorpresa l'ambiente partenopeo: le avvisaglie già c'erano e da tempo De Laurentiis si era tutelato opzionando Mihajlovic.
Detto che fino alla firma, fino al nero su bianco, è doveroso lasciare aperta la porta al dubbio (ricordiamoci proprio quanto successe con Mihajlovic nel 2011 quando rimase sino all'ultimo in lizza per la panchina dell'Inter poi andata a Gasperini) salvo clamorose sorprese e ripensamenti sarà il serbo il successore di Rafa.
Due modi di intendere il calcio molto diversi. E soprattutto due temperamenti agli antipodi. Ma con un nome, un giocatore, un fuoriclasse a fare da trait d'union tra le due esperienze: Benitez arrivò infatti a Napoli portando con sè Higuain, ora a Mihajlovic tocca la missione di convincere l'argentino a restare e a sposare il nuovo corso. Con o senza Champions.
Ovviamente missione più semplice nel primo caso. Ma qui la palla passa ancora a Rafa e alle sue due ultime partite sulla panchina azzurra: Juve e Lazio, centottanta minuti per salutare nel migliore dei modi e agevolare una non semplice successione.
Napoli, il dopo Benitez è Mihajlovic: primo compito convincere Higuain!
Al tecnico serbo la delicata successione sulla panchina azzurra
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