Dal "via al 90%" al "cerca casa a Milano". Per Yayà Touré all'Inter sembrava davvero solo una formalità e invece la doccia gelata è arrivata nella mattinata di ieri quando l'agente dell'ivoriano, Dimitri Seluk, ha comunicato ad Ausilio che per il Manchester City il giocatore è diventato incedibile. Ora, dunque, la palla passa proprio a Touré che potrebbe liberarsi dai Citizens attraverso l'articolo 17 e forzando la mano.
"Yaya rimarrà al City per un paio di concause - dice il procuratore -. Innanzitutto perché il proprietario del club ha detto che Touré non ha prezzo, che lui fa parte del club e che ne è il cuore pulsante. Yaya, inoltre, è rimasto colpito da alcune cose che riteneva realmente importanti: il giorno del suo compleanno tanti tifosi gli hanno dimostrato affetto e lui ha capito fino in fondo quanto è ancora popolare al City. Atteggiamenti, quelli dei fan, che gli hanno fatto comprendere quanto sia importante rimanere a Manchester. Se la gente pensava volevamo un nuovo contratto si sbagliava. Yaya rimarrà senza un nuovo contratto. Non era e non è mai stata una questione di soldi e Touré, naturalmente, è felice di questa situazione. Ringraziamo l'Inter: sono stati molto gentili perché tanto Mancini, quanto il presidente Thohir volevano davvero Yaya e hanno fatto di tutto per ingaggiarlo. L'Inter ha fatto tutto correttamente e vogliamo ringraziarli per l'offerta che ci hanno fatto, un'offerta che dimostrava quanto volessero Touré e quanto lo ritenessero importante per rinforzare la loro squadra. Ma la situazione è questa".
Brutto risveglio per Mancini che contava sul giocatore per riccendere un'Inter che in questa stagione si spenta. Il cammino, quindi, per portare Yaya ad Appiano Gentile è ricorrere all'articolo 17 che è la norma secondo la quale un giocatore con più di 28 anni, che abbia firmato l'ultimo contratto da almeno due anni, può chiedere la risoluzione del contratto.
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