Alberto Gilardino è pronto a ripartire dalla Serie B. Rifiutata la corte della Cremonese, Gila starebbe per accettare quella del Venezia, neopromossa nella serie cadetta.

Dopo un'annata avara di presenze e di gol, tra Empoli e Pescara, l'ex bomber del Milan è pronto a rimettersi in gioco in una piazza piena di entusiasmo. Una notizia normale nel periodo del calciomercato, se non fosse che sulla panchina dei lagunari, siede quel Filippo Inzaghi, vecchio rivale di Gilardino in rossonero. Dopo aver segnato caterve di gol al Parma, Gila arriva al Milan nel 2005 con la stoffa del futuro campione ma il titolare, il numero 9 intoccabile al tempo è Super Pippo. Quando le gare contano gioca lui, come in Champions League. Ad Atene, in finale, doveva giocare Gilardino, Inzaghi non era al meglio, poi Ancelotti con un guizzo degli ultimi istanti scelse Pippo e tutti sanno come è andata a finire.

Inzaghi però adesso si è tolto la maglia e ha infilato la giacca e ha pensato a Gilardino, a quel ragazzo che sgomitava per rubargli il posto ma che ha finito per perdere fiducia nel suo talento, salvo poi ritrovarla a Firenze. Pippo ora ha bisogno degli ultimi colpi di un Campione del Mondo per salvare il suo Venezia o magari, imitando l'impresa della Spal e del Benevento, per fare quel doppio salto che in pochissimi sono riusciti a fare. 12 anni dopo, il nemico che si trasforma in mister e diventa grande stimolo, come ai tempi del Diavolo. I due rivali in attacco uniti per lo stesso obiettivo e chissà che la prima sviolinata, Gila non la dedichi proprio al suo vecchio compagno.