Calcio, nuove regole in Cina: al massimo cinque stranieri

Sarà introdotto anche il tetto salariale: Kalinic stoppato

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La Federcalcio cinese corre in "aiuto" dell'Europa. Dalla Cina è infatti arrivato il primo stop alle spese folli di questo mercato. I club della Chinese Super League potranno schierare un massimo di tre giocatori stranieri a partita invece dei cinque attuali. Difficile vedere nuovi colpi come Oscar perché la Federazione ha annunciato l'introduzione di un tetto ai salari. Stop per Kalinic al Tianjin: Cannavaro ha già cinque stranieri in rosa.

Per far crescere il movimento cinese, l'obiettivo è quello di avere una nazionale forte per competere ai Mondiali 2026, la federazione ha stoppato le spese folli dei club per portarli a investire sui talenti locali.

ECCO COSA CAMBIA
Con le nuove regole i club dei principali campionati, la Chinese Super League e la China League One, potranno schierare un massimo di tre giocatori stranieri a partita a partire dalla stagione 2017 invece dei cinque attuali. Nel comunicato, la Federazione ha inoltre annunciato l'introduzione di un tetto ai salari e la creazione di fondi speciali per sviluppare i talenti locali. Nelle ultime sessioni di mercato, i club cinesi hanno letteralmente saccheggiato i principali campionati europei e sudamericano offrendo a calciatori come Oscar, Tevez e Witsel ingaggi faraonici. Attualmente le squadre del campionato cinese possono schierare durante le partite tre giocatori stranieri più un giocatore asiatico, un sistema denominato '3 + 1'. Un quinto giocatore straniero è utilizzabile come sostituto solo di un altro straniero.

Con le nuove regole, i club potranno comunque ancora tesserare un massimo di cinque giocatori stranieri per squadra. In ogni squadra, inoltre, dovrà essere presente in distinta almeno due giocatori cinesi giovani nati nel o dopo il 1994. Di questi almeno uno dovrà essere schierato da titolare. "La FA introdurrà una serie di misure volte a regolare il funzionamento e la gestione dei Club in termini di investimenti irrazionali, acquisti a prezzi elevati e stipendi troppo alti per i giocatori nazionali ed internazionali", si legge nel comunicato.

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