Balotelli e il mercato italiano: chiuso per sempre?

L'Inter lo ha fatto crescere (e vincere), il Milan l'ha avuto due volte, la Juve l'ha sfiorato, il Napoli l'ha sognato. Roma e Lazio...

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Balotelli che torna... Balotelli è anche una decisa suggestione. Un po' (soprattutto) per la Nazionale e quel feeling che era irresistibile e s'è interrotto, ma non per sempre. Un po' sul fronte mercato per capire a chi, a quale squadra, il nuovo/vecchio Balo farebbe comodo. Fermo restando che è un talento come pochi. E se, come tale, si è tolto i panni di quel suo dissennato modo di proporsi e a 28 anni potrebbe essere, ecco che Mino Raiola avrà le carte per capire, discutere e decidere. Balotelli in Italia, ma dove?

Il ritorno all'Inter. E' stato il suo mondo giovanile e del lancio nel calcio che conta. Fra l'altro, nell'Inter dei massimi livelli di Mancini e Mourinho. In nerazzurro Balo ha vinto tutto, Champions, scudetti, Coppe Italia. Da protagonista e non-protagonista, da fenomeno e ribelle, da adorato e contestato. Lasciare l'Inter, nell'estate 2010, è stato quasi una liberazione... reciproca, il momento era così e andava affrontato senza pentimenti. L'Inter, dopo, non è stata più l'Inter vinci tutto, anzi. Balo, dopo, ha vissuto momenti felici, normali e drammatici. Nove anni dopo, cosa resta fra Balo e l'Inter?

Tre volte al Milan. Balo è tifoso del Milan. Galliani, quando lo ingaggiò (gennaio 2013) disse che la maglia rossonera era il naturale approdo di Super-Mario. Al Milan ha vissuto fra gli alti e i bassi del suo modo di essere e delle stagioni balorde del club. Un anno e mezzo per capire, alla fine, che era meglio cercare altre sponde (inglesi), il ritorno nel 2015 per capire -un anno dopo- che la sua avventura rossonera era al capolinea. La terza volta avrebbe un senso logico?

Quell'idea-Napoli. Tra Balotelli e il Napoli c'è sempre stato qualcosa: una (reciproca) vocazioni a volersi bene, ammirarsi e dire che un giorno, magari, si potrebbe fare. Diciamo il Napoli di De Laurentiis e dei predecessori di Sarri. Ma ora, appunto, c'è Sarri col suo modo di fare calcio che desta l'ammirazione di tutti e (de)testa l'approccio di calciatori che non seguano le linee geometriche di certi schemi. Ecco: il feeling Napoli-Balo quanto resiste sull'onda di Sarri?

Le altre. Nel capitolo... italiano, Juventus, Roma e Lazio le spendiamo senza la pretesa che facciano parte delle ipotesi verosimili. Diciamo che la Juventus di oggi avrebbe (ha) tutto il necessario per dare e pretendere: talento e disciplina, in casa bianconera, non si sono mai discostati. E tre mesi fa, in una intervista, Balo disse: "Nel 2013 potevo andare alla Juventus, era andato a parlare. Poi scelsi il Milan".
La Roma. Sempre in quell'intervista, Balo parlò di Totti aggiungendo: "Io alla Roma? Una bella squadra".
A proposito della Lazio, Simone Inzaghi parlò di Balo in occasione dei due match di Europa League. "Lui alla Lazio? E' un campione, ma francamente Tare e il presidente non me ne hanno mai parlato". Appunto.

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