Lazio, il primo obiettivo è in casa: blindare Luis Alberto

Il prolungamento e l'adeguamento del contratto dello spagnolo sono una priorità per Tare, che negli anni ha messo a segno diversi colpi di mercato

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L'operazione Luis Alberto è già partita e l'idea è molto chiara: un altro anno di contratto e un ritocco sull'ingaggio che supererebbe così 1.5 milioni di euro più bonus legati a gol e presenze. Il fantasista è fondamentale per Simone Inzaghi e il ds Tare vuole blindare il giocatore legandolo alla Lazio fino al 2022. Molti club europei hanno mostrato interesse per Luis Alberto, ma l'intenzione è quella di arrivare a un accordo per il rinnovo entro i primi giorni di febbraio

Un 'altra operazione, quella di Luis Alberto, che confermerebbe l'ottimo lavoro svolto finora da Tare e Lotito, ancora una volta in grado di comprare a poco e vendere a molto come dimostrano le recenti operazioni di mercato. La valorizzazione dell'intera rosa biancoceleste prosegue e il valore di mercato complessivo del gruppo di Inzaghi si sarebbe quadruplicato, sfiorando quasi i 370 milioni di euro. Merito di intuizioni di mercato e risultati sportivi, che hanno fatto lievitare il valore dei giocatori. Immobile per esempio pagato 10 milioni, ne valeva già oltre 50 l'estate scorsa e l'incremento è notevole anche per Milinkovic Savic. La Lazio ha rifiutato un'offerta di 70 milioni per lui, costato nel 2015 appena 6 milioni (più 9 versati quest'anno per non dover pagare al Genk il 50% su una futura rivendita). Senza dimenticare lo stesso Luis Alberto pagato 5.5 nel 2016 e adesso valutato dalla Lazio non meno di 40 milioni.

La storia di Tare alla Lazio nelle vesti di direttore sportivo, a partire dal 2008, è d'altronde caratterizzata da numerosi colpi importanti a cifre contenute. Oltre a quelli già citati, meritano di essere evidenziati gli acquisti di Hernanes (arrivato nel 2010 in cambio di 13,5 milioni e poi rivenduto all'Inter nel 2014), Lulic (sbarcato nel 2011 per poco più di tre milioni) e Klose (preso a parametro zero nel 2011). Sempre nel 2011, Tare porta alla Lazio un giovanissimo Keita Balde versando al Barcellona circa 300mila euro, diventati poi 30 milioni l'estate scorsa quando l'attaccante è stato venduto al Monaco. Il 2012 è l'anno di Candreva, anche lui poi ceduto all'Inter per 25 milioni. Nel 2013 arriva a Formello Felipe Anderson per meno di 10 milioni e ora ne vale almeno il triplo. Biglia, pagato circa 6 milioni lo stesso anno, è stato poi venduto al Milan l'estate scorsa a 20 milioni e al suo posto è arrivato un "usato sicuro" come Lucas Leiva, che però è costato al Liverpool soltanto 5 milioni.

Più recenti i colpi legati a De Vrij (preso per circa 9 milioni nel 2014) e Parolo, acquistato lo stesso anno dal Parma per 5,5 milioni e diventato un elemento imprescindibile. Hoedt, preso gratis nel 2015, è passato al Southampton per 17 milioni e in futuro altre importanti plusvalenze potrebbero arrivare da Lukaku (pagato 5 milioni nel 2016), Wallace (8 milioni al Monaco nel 2016), Strakosha (meno di 100mila euro al Panionios nel 2012) e Marusic (circa 7 milioni all'Ostenda nel 2017).

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