Lucescu: "Witsel? Non è colpa mia"

Il tecnico dello Zenit si difende: "Avevo dato l'ok ma i bianconeri potevano anche muoversi prima"

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Mircea Lucescu, allenatore dello Zenit San Pietroburgo, non vuole prendersi tutte le colpe del mancato arrivo di Witsel alla Juventus. L'ex tecnico dell'Inter lo dice chiaramente: "E' stata una questione di tempistiche, anche Allegri mi ha visto a Nyon mentre parlavo con i procuratori per cercare un sostituto. Certo la Juventus poteva muoversi con un po' di anticipo per acquistare un grande giocatore come Witsel".

"Sentire tutti che danno la colpa a me mi fa stare male - ha detto Lucescu a Tuttosport - La mia storia parla per me: quando ero allo Shakhtar ho sempre dato la possibilità ai miei giocatori di andare nei top club. Anche a Witsel avevo dato l'ok, altrimenti non avrebbe potuto fare le visite mediche. La verità è che è mancato il tempo, fino a 10 minuti dalle 23 abbiamo fatto il possibile. La trattativa con la Juve è stata riaperta solo a inizio settimana e noi dovevamo sostituirlo. Io ce l'ho messa tutta, a Nyon avrò parlato con 10 procuratori e il giocatore giusto lo avevo anche trovato. Ma il club russo proprietario del cartellino, consapevole che stavamo trattando Wistel con la Juve, ha sparato una cifra spropositata ed è saltato tutto".

"Anche lo Zenit è un club ambizioso - ha proseguito Lucescu - e non potevamo cedere Witsel senza avere un sostituto. Tra i giocatori della Juve ci piaceva Bentancur: volevamo portarlo in Russia concedendo comunque una corsia preferenziale ai bianconeri per il futuro ma, a causa del tempo a disposizione, non ci siamo riusciti. Della Juventus ho il massimo rispetto, è un top club mondiale però sinceramente per acquistare un grande giocatore come Witsel avrebbe potuto evitare di ridursi all'ultimo momento. Axel sarebbe stato l'ideale per sostituire Pogba".

"Se si può fare a gennaio? Perché no, è una possibilità. Ma la Juventus dovrà muoversi per tempo, con una proposta giusta" ha concluso Lucescu.

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