Marotta corteggia Thiago Silva

L'ad bianconero parla di mercato: "Witsel a gennaio, su Matuidi c'è il veto del Psg. Berardi piace, ma dipenderà da lui. Lichtsteiner? SI gioca in 11..."

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Juve cannibale sul mercato. Dopo aver messo a segno colpi da capogiro questa estate, Marotta sta preparando il terreno per centrare un altro pezzo da novanta per la difesa: Thiago Silva. "E' un giocatore eccezionale, non so quale sia la volontà del Psg per il futuro. Mi ricorda l'opportunità che si creò in passato per Pirlo", ha spiegato. Poi sui rinforzi a centrocampo e in attacco: "Witsel forse già a gennaio, Matuidi non arriverà. Berardi? Piace, ma dipenderà da lui". 

La sessione di gennaio è ancora lontana, ma la Juve resta sempre vigile sul mercato. E lo dimostrano le parole di Marotta a Zona 11 PM. L'ad bianconero ha parlato a 360 gradi dei prossimi obiettivi, senza nascondersi troppo. Per la difesa il primo nome sulla lista bianconera è quello di Thiago Silva. "Mi ricorda l'affare Pirlo, dato per finito ma che si rivelò un grande affare a costo zero per noi", ha spiegato Marotta, che poi ha approfondito anche i discorsi di mercato relativi ai rinforzi per il centrocampo. "Su Matuidi c'è il veto del Paris Saint Germain, che non vuole venderlo - ha spiegato -. Witsel è un giocatore che si libera a parametro zero a giugno e, se da parte dello Zenit ci sarà la volontà di aprire una trattativa a gennaio, anticiperemmo a gennaio un obiettivo concreto per la prossima estate". Un no certo e un sì già a gennaio, dunque.

Quanto invece all'attacco, tiene sempre banco il capitolo Berardi. "Non nascondo che noi abbiamo fatto delle grandi valutazioni - ha precisato l'ad bianconero -. E' un talento importante per il Sassuolo e in prospettiva per la Nazionale ma, se il giocatore ha espresso ed esprimerà la volontà di non voler vestire la maglia della Juve, noi non possiamo forzare la situazione".

Infine una bacchettata a Lichtsteiner: "E' un giocatore in scadenza che merita tutta la nostra stima. E' un grande professionista, ma a calcio si gioca in undici e alla Juve bisogna accettare il fatto che ci siano delle scelte. Speriamo che lui voglia capirlo".

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