Detto che molto dipenderà dal modulo con cui deciderà di giocare Allegri, che spesso anche durante le partite è passato dalla difesa a quattro a quella a tre con l'inserimento di Barzagli, in casa Juve dunque sembra profilarsi una piccola rivoluzione nel reparto arretrato. L'arrivo di Neto impone una riflessione sul futuro di Buffon. Il capitano bianconero, al momento, è intoccabile, ma l'ex viola è stato scelto proprio per prenderne l'eredità appena ce ne sarà bisogno e già dalla prossima stagione potrebbe ritagliarsi un ruolo da protagonista magari in Coppa Italia.

Discorso diverso invece per i centrali. Bonucci sta discutendo il rinnovo, vuole duplicare l'ingaggio e sulle sue tracce c'è il Real. Benitez lo vorrebbe a Madrid e con l'offerta giusta l'affare potrebbe anche concludersi, lasciando vuota una casella nello scacchiere bianconero. Se Bonucci dovesse partire, Marotta del resto avrebbe già individuato il nome giusto per non far rimpiangere l'ex del Bari: Benatia. Dopo il complicato impatto con la Bundes, infatti, il marocchino vorrebbe ritornare in Serie A continuando però a giocare la Champions. Tutto torna. Per l'altro posto da centrale, invece, c'è Rugani pronto a insidiare Chiellini, che ha firmato un triennale per chiudere la carriera alla Juve e poi rimanere con un ruolo da dirigente. L'ex dell'Empoli ha tutte le caratteristiche per conquistarsi a breve un posto da titolare.

Più complicata invece la situazione degli esterni. Lichtsteiner sulla destra è una certezza, ma non ha ricambi. Su questo fronte la Juve forse dovrà agire sul mercato, ma per ora non si intravedono nomi caldi. Sulla sinistra il rientro di Asamoah accende la staffetta con Evra, ma per il futuro servono sicuramente nuove alternative più giovani. La rivoluzione del "bunker bianconero" è partita.