Dybala ribadisce: "Juve al top come Real e Barcellona, mai pensato di andarmene"

L'argentino si confessa al New York Times: "Il dolore per Cardiff resta. Sparirà quando alzerò la Champions"

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Una star planetaria. Col 10 sulle spalle. Numero pesante, specie se sei argentino. Numero evocativo, se la maglia che vesti è quella bianconera. Paulo Dybala si confessa così al New York Times: la Juve, la Champions sfuggita e inseguita, le lusinghe delle grandi d'Europa, Barcellona e Real Madrid su tutte. Un'intervista a tutto campo del gioiellino juventino.

"Avevamo battuto grandi squadre nel nostro cammino" ha esordito la Joya riferendosi allaq Coppa sfuggita a giugno. "Non avevamo mai subito più di due gol, ma il Real Madrid ce ne ha segnati 3 in 45 minuti, 45 minuti che hanno distrutto tutto. Ho continuato a pensare che fosse un incubo, sperando di svegliarmi. Il dolore per aver perso quella finale rimarrà con me fino a quando non riuscirò a sollevare quel trofeo. Ma nel calcio c'è sempre l'opportunità per rifarsi, sarò molto più tranquillo quando ci riuscirò".

Una coppa da alzare con la Juve. Le voci di mercato, tante e continue, si sono moltiplicate dopo l'addio di Neymar al Barcellona. Rumors che hanno un po' infastidito Dybala che non ha mai pensato di lasciare Torino: "Io so che le voci di mercato sono solo parole, ma come lo spiego alla mia famiglia? Ai miei amici di Cordoba? Loro leggono i giornali, sentono le notizie in televisione e pensano che sia tutto vero, che da un giorno all'altro io possa andare al Real Madrid o al Barcellona. Mi chiedono se vado, se resto, se prenderò il posto di Neymar. E' difficile spiegare queste cose. La Juventus è un grandissimo club, al livello del Barça».

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