Contratto già pronto per Gigi e ingaggio da top. Ma manca il "via libera" della Uefa
È tutto già deciso. Tutto. Gigi Buffon ha detto sì al Psg e trovato l'accordo con il club parigino su durata del contratto, due anni, e ingaggio, 8 milioni a stagione. È tutto deciso ma ancora il matrimonio non può essere celebrato e la ragione di quest'ultimo, piccolo, rinvio è racchiusa dentro la risposta che i campioni di Francia e l'ormai ex portiere della Juve aspettano dalla Uefa. Già, perché come più volte ribadito, l'eventuale sanzione/squalifica che sarà comminata a Buffon per il noto e caldissimo post-partita di Real-Juve non può non avere un peso decisivo sull'intesa tra i due "promessi sposi". In altre parole: un paio di giorni e arriverà l'annuncio atteso a meno che la Uefa non decida di punire Buffon con una una squalifica esemplare.
E proprio il pronunciamento del massimo organismo europeo è l'ultimo ostacolo sulla strada che porterà Gigi da Torino a Parigi. Questione di ore, dato che il verdetto è atteso per domani. Ma ore che vanno attese per dare per chiusa una trattativa ovviamente più che ben avviata.
Buffon andrà al Psg, è abbastanza probabile. Perché è improbabile, appunto, che la Uefa calchi troppo la mano con un giocatore che, Real-Juve a parte, ha avuto comportamenti sempre esemplari. Insomma, punirlo oltre misura vorrebbe anche dire mettere la parola fine sulla carriera del più forte portiere di tutti i tempi. Davvero la Uefa si prenderà questa responsabilità? Illogico. Quindi non accadrà. Certo però bisognerà attendere domani. Quel che Buffon doveva decidere è stato deciso. Quel che il suo agente e il Psg dovevano mettere nero su bianco è stato messo nero su bianco. Resta lo scrupolo di un'attesa per abbandonarsi ai fotografi. Ma il countdown può partire serenamente. Ci siamo, Uefa permettendo.