Zhang gela Spalletti: mercato solo autofinanziato

Il tecnico chiede rinforzi, ma Suning non concede deroghe al rispetto del FFP. A meno che...

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Spalletti chiama, ma Suning non risponde. La richiesta di rinforzi partita dal tecnico nerazzurro nell'immediato post-partita di sabato contro l'Udinese - prima sconfitta stagionale -, non è stata recepita dalla proprietà cinese che, al momento, non pare intenzionata a investire nel mercato di gennaio. Il punto è molto semplice: per rispettare i parametri imposti dalla Uefa alla voce FFP, entro il 30 giugno l'Inter dovrebbe incassare circa 60 milioni in plusvalenze evitando così multe o sanzioni. Di qui la decisione di Zhang Jindong di non concedere deroghe agli uomini mercato nerazzurro e continuare con la politica di autofinanziamento cercando, nel frattempo, di portare nelle casse societarie nuovi ricavi attraverso sponsor, eventuali cessioni e il ventilato anticipo a bilancio di una parte dei premi Champions.

Ovviamente Sabatini è al lavoro per cercare di trovare una via alternativa. Quale? Investire subito alzando il valore della rosa e far tornare i conti prima di luglio con una serie di cessioni mirate.

Il punto è capire però in che modo l'Inter possa essere realmente rinforzata. Nelle ultime settimane sono stati in qualche modo accostati ai nerazzurri Ramires e Barella, con il primo obiettivo reso complicato dall'ingaggio monstre (10 milioni) e il secondo affatto banale per via della concorrenza della Juve. Della Juve e almeno della Roma, che si è mossa per lui in anticipo facendo leva su Nainggolan, che ha lo stesso agente. Non solo, perché Barella è seguito costantemente anche da Siviglia e Valencia. Insomma, la possibilità che per lui si scateni un'asta non è affatto da sottovalutare.

Il giocatore che farebbe però fare il vero salto di qualità all'Inter è Javier Pastore, sempre più deciso a lasciare Parigi e pronto a trasferirsi alla corte di Spalletti. Pastore è l'uomo che manca al tecnico nerazzurro, perché permetterebbe di aggiungere qualità alle spalle di Icardi e di riportare Borja Valero nel suo ruolo naturale davanti alla difesa. Inutile dire che anche la rincorsa all'argentino è molto difficile e che, comunque, tutto dipende da quanto Suning sarà disposta a cedere rispetto alle richieste del tecnico. Le prossime settimane chiariranno la strategia nerazzurra, ma un primo, sia pur piccolo, allarme è già suonato. Per correre fino alla fine per lo scudetto servono innesti di qualità. Altrimenti la corsa con Juve, Napoli e Roma potrebbe essere tutta in salita.

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