L'Inter vola in Cina tra tanti dubbi e poche certezze: dal caso Perisic al rebus vice-Icardi

Oggi la partenza per tournée orientale: destinazione Nanchino

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Appuntamento alla Pinetina: allenamento, pranzo e poi partenza. Destinazione Cina, per la precisione Nanchino, quartier generale Suning. L'Inter parte dunque per la tournée orientale. Parte portando con sè, sull'aereo, tanti dubbi e poche certezze.

Ovvio pensare a Perisic: cosa fa il croato? Ecco il primo dei tanti dubbi.La trattativa con lo United c'è, ma si chiude o no? E arrivano i 55 milioni tanto sospirati e richiesti? E Martial poi? E' una contropartita valida e, soprattutto, ben vista da Spalletti?

Prima questione, dunque. Poi gli altri casi: Jovetic, ad esempio. Ma l'offerta giusta del Siviglia non è ancora pervenuta? Così come quelle per Ranocchia, per Medel, per Brozovic, per Kondogbia... E poi, il tanto agognato esterno? Dalbert dove è, ancora a Nizza? E i centrali di difesa? Siamo sicuri che basti il solo Skriniar?

Stallo. Dubbi. Perplessità. E Spalletti? Spalletti è sereno, assicura Sabatini. Ma se a metà luglio siamo già alla rassicurazioni sbandierate alla stampa qualcosa sembrerebbe non tornare. O così viene da pensare.

Ci sono le uscite e ci sono le entrate. Keita, ad esempio. Discorso ben avviato con la Lazio. Ma basta? E' lui il vice-Icardi, l'alternativa ai gol dell'argentino? A centrocampo ora c'è Vecino; con 25 milioni si paga la clausola e si ricompone in nerazzurro la coppia viola con Borja Valero. Buona ma... I tifosi aspettavano altro, diciamolo con chiarezza. Si aspettavano Nainggolan, forse Vidal. Ecco, Vidal, l'ultimo sogno rimasto. Un sogno da almeno 50 milioni.

Spalletti, che dicono tranquillo, ne parlerà anche al patron Zhang: è un sogno piuttosto caro, è vero, ma all'orizzonte ci sono le sfide con Schalke, Lione, Bayern e Chelsea e il risveglio rischia di essere allora piuttosto traumatico. Meglio, sarebbe, correre ai ripari...

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