Inter, rivoluzione in difesa. E si cerca il regista

Se parte Murillo arriva Bruma. Centrocampo: piacciono Biglia e Diarra

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Il mercato dell'Inter è già partito, con i colpi a parametro zero Banega e Erkin. Due tasselli che andranno a coprire due zone del campo nelle quali i nerazzurri hanno maggiormente faticato nella passata stagione: quella della trequarti e quella della fascia sinistra. Ma l'estate è lunga e Roberto Mancini e il ds Ausilio sono pronti all'ennesima rivoluzione. Nella passata stagione erano stati 10 i nuovi acquisti. Ora a tenere banco sono innanzitutto le cessioni: la difesa, in particolare, potrebbe essere un reparto completamente rinnovato.

Jeison Murillo potrebbe salutare l'Inter. Al momento è il giocatore maggiormente indiziato a lasciare i nerazzurri. La società ha deciso: il giovane difensore, che ha dimostrato grandi doti atletiche e grandi margini di miglioramento, con qualche amnesia di troppo, è sacrificabile dal punto di vista del bilancio. Arrivato per 8 milioni di euro, Murillo ha mercato e potrebbe essere piazzato ad una cifra vicina ai 20-25 milioni di euro, che permetterebbe di realizzare una plusvalenza davvero pesante. Le squadre che hanno messo gli occhi su Murillo sono principalmente lo Zenit e il Leicester (è un pallino di Ranieri). Ma in Premier c'è la fila: Stoke, West Ham, Everton, destinazioni non propriamente di primo piano e poco gradite al colombiano.

Dal ritiro della nazionale Murillo ha spiegato: "Sono concentrato sulla Colombia, è normale che ci siano voci sul mio futuro. Cordoba ha detto che devo rimanere? Sono orgoglioso, mi piacerebbe ripercorrere la sua carriera". Parole che dicono poco. Una cessione all'estero, magari non in una squadra di primissimo livello ma in grado di sborsare una cifra importante è la soluzione più gradita dal ds Ausilio. Dopo la Coppa America, però, qualche big potrebbe puntare sul centrale.

E se Miranda dovrebbe rimanere, è chiaro che la cessione di Murillo aprirebbe ad un arrivo in quella zona del campo, considerando che anche Juan Jesus potrebbe essere ceduto (ha mercato e si può monetizzare). Il prescelto, da tempo, è Bruma del Psv. Più lento di Murillo, più forte di testa. Classe '91, alto 189 cm, costa circa 10 milioni. Nelle ultime ore si è fatto strada il nome di Mangala, centrale del City. La squadra di Manchester lo pagò 40 milioni di euro, ma all'Etihad non ha convinto: un prestito, una soluzione in stile Jovetic, sarebbe gradita.

Nagatomo ha rinnovato, resterà. D'Ambrosio anche: essendo italiano è utile anche  per completare la lista europea. Partirà Santon, destinazione Premier (Crystal Palace), Telles ha salutato, arriverà Erkin. Manca un tassello, a destra: Van Der Wiel a zero, oppure Zabaleta, il preferito di Mancini, che lo ha allenato al City.

Yaya Touré è una questione a parte, e forse cozza con l'arrivo di Banega: l'argentino, per chi non l'avesse capito, non è il classico regista che imposta l'azione ricevendo dalla difesa. Quel ruolo, all'Inter, è ancora scoperto. Brozovic può partire, la Roma ci pensa (magari al posto di Pjanic). Per questo Mancini sta spingendo per avere un regista. Da tempo l'Inter segue Biglia. Trattare con Lotito non è facile, il cartellino costa: una cifra di 20 milioni potrebbe essere eccessiva per le casse nerazzurre.

Per questo torna di moda il nome di Lassana Diarra, inseguito già nelle scorse sessioni, quando voleva liberarsi dalla Lokomotiv Mosca. L'Inter, anche per paura di questioni legali, mollò la presa. Il francese si è rigenerato al Marsiglia, al punto che si è riconquistato la nazionale e sarà agli europei. Il problema è che anche quest'anno, su Diarra, potrebbe aprirsi una questione legale: il centrocampista, al termine della stagione, ha dichiarato all'Equipe: "Sono un calciatore svincolato, spero che il Marsiglia non si rimangi la parola". A cosa si riferiva? Ad una particolare clausola inserita nel suo contratto (firmato fino al 2019 con i marsigliesi): il francese, secondo questa postilla, avrebbe la facoltà di liberarsi in caso di mancata qualificazione del club in Champions o Europa League. Sarebbe un colpaccio, avvocati permettendo.

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