Inter, arriva Cancelo. Poi Mangala e Schick ma Spalletti non si accontenta

Sabatini e Ausilio lavorano ancora sul grande colpo a centocampo

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Joao Cancelo, Mangala, Schick. In questo ordine di arrivo. L'esterno portoghese inserito nello scambio con il Valencia con Kondogbia. Il centrale del City come esubero ceduto in prestito dagli inglesi col placet di Pep Guardiola. L'attaccante ceco in attesa solo che la Sampdoria chiuda per una nuova punta (Vietto) che possa sostituirlo. Queste dovrebbero essere le prossime mosse di mercato dell'Inter, con il primo dei tre che già nelle prossime 24/48 ore potrebbe arrivare a Milano per sottoporsi alle visite mediche e mettersi a disposizione di Spalletti (Marcelino, tecnico del Valencia, lo ha inserito nella lista dei convocati per la sfida di Liga con il Las Palmas ma ciò non toglie che la trattativa in corso potrebbe cambiare la situazione repentinamente).

Tre innesti di cui uno solo - Schick - capace a dire il vero di soddisfare appieno le richieste di Spalletti e - forse - le ambizioni dei tifosi nerazzurri.

Joao Cancelo, 23 anni, arriva con l'etichetta di esterno basso con buona corsa e buon tiro, capace di avanzare il proprio raggio d'azione e puntare l'area avversaria: a Valencia ne decantano a dire il vero più le doti 'offensive' che non quelle 'difensive', spetterà evidentemente a Spalletti affinarne le qualità (lavoro già fatto, fra l'altro, con Emerson Palmieri a Roma). Di certo, però, non una primissima scelta, più che altro un'opportunità nata dall'esigenza di sciogliere in maniera indolore il nodo Kondogbia.

A proposito, il francese pagato 30+8 milioni, è valutato ora su 25 mln, il portoghese sui 35: sensibilmente diversi, però, gli ingaggi, 3,5 mln per il primo, 1,8 per il secondo. Un 'risparmio' utile anche a finanziare l'arrivo di Schick. Il ceco - si diceva - è la pedina che può realmente far fare un salto di qualità all'Inter nel reparto avanzato: al fianco di Icardi, come seconda punta, alle sue spalle come trequartista o, all'occorrenza anche come primo attaccante.

Restano però molti nodi - a due settimane dalla chiusura del mercato e a pochi giorni dall'inizio del campionato - da risolvere. In difesa, con Murillo destinato al Valencia e Ranocchia in cerca di sistemazione - non è detto che possa bastare il solo Mangala. A centrocampo, con la partenza certa di Kondogbia, vine a mancare un incontrista. In più non è da escludere la partenza di Brozovic, che servirebbe oltretutto a fare cassa. Mettiamoci in aggiunta pure l'interrogativo Jovetic - Siviglia e Marsiglia ci sono ancora?- e si capisce come il lavoro di Ausilio e Sabatini sia ancora molto.

Anche perchè, sotto traccia, la volontà di accontentare Spalletti non è venuta meno: in silenzio si continua insomma a lavorare al grande colpo. Dove? A centrocampo! Qualcosa alla Vidal, per intenderci. E - filtra dall'ambiente nerazzurro - la dirigenza interista è ottimista.



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