Mercato, Fiorentina in salsa croata

Corvino al lavoro per regalare a Pioli i calciatori necessari per il salto di qualità. Per la porta è vicino Lafont

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Fiorentina molto attiva sul mercato. In attesa di conoscere come finirà il ricorso del Milan al Tas (se dovesse confermare l'esclusione dei rossoneri dalle Coppe, spalancherebbe le porte dei preliminari di Europa League alla Viola), il dg Corvino lavora per rinforzare la rosa di Stefano Pioli. Dopo aver perso Sportiello e Badelj, sono arrivati il terzino sinistro Hancko e adesso lavora su due fronti: Pjaca per l'attacco e Pasalic per il centrocampo.

Marco Pjaca, di proprietà della Juventus, ha giocato (poco, solo 7 presenze e due gol) da gennaio con la maglia dello Schalke 04, e adesso cerca la migliore soluzione per trovare continuità di rendimento. La Fiorentina lo vuole fortemente ed è pronta a cercare una soluzione per accontentare Beppe Marotta, che valuta l'ala croata non meno di 25-30 milioni (l'ad bianconero vuole anche inserire il diritto di 'recompra'). Mario Pasalic, invece, quest'anno ha giocato nello Spartak Mosca di Massimo Carrera (4 gol per lui) ma è di proprietà del Chelsea. Due anni fa ha disputato una buona stagione nel Milan (27 gare e 5 reti stagionali). Ora, dopo un solo anno in Russia, è vicino a tornare in Serie A con la Fiorentina.

Perso Sportiello, però, in casa Viola c'è anche la necessità di acquisire un forte portiere. L'obiettivo è Alban Lafont, classe '99, considerato tra i giocatori più promettenti con meno di venti anni dietro a Donnarumma. Il giocatore ha fatto sapere da tempo al Tolosa, il club che lo ha fatto debuttare in Ligue 1 a 16 anni 10 mesi e 5 giorni, bruciando i record che erano stati di Frey e Landreau, di voler iniziare una nuova avventura: deve solo essere trovata la giusta formula. La Fiorentina, mollata la presa su Meret, pur di aprire finalmente un ciclo tra i pali, è pronta a un sacrificio importante sul piano economico, perché difficilmente si scenderà al di sotto dei 15 milioni. Il primo obiettivo di Corvino, però, è quello di ottenere un prestito oneroso, magari con un obbligo di riscatto tra due stagioni e il riconoscimento di una percentuale in caso di futura rivendita.

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