L'ad Antonello: "Icardi, faremo di tutto per tenercelo stretto". Ma...

Chelsea e Juventus bussano alla porta dell'Inter. Il caso esiste. E il dirigente non lo nasconde. Con una priorità

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Un po' per il Chelsea, un po' per la Juventus, il resto -e non è poco, anzi è tanto- per la casa-madre Inter. La tarda primavera di Mauro Icardi e degli interisti è questo tam tam di calciomercato che rende il caso molto giornalistico, per forza attraente e -ci pare- un po' mortificante per il club. Il rischio di perdere Mauruto fa parte di una strategia che Wanda Nara (moglie e manager) agita ogni fine campionato. Ricordate? Due anni fa c'era il Napoli, la scorsa stagione c'entrava l'amarezza senza Eurocoppe, stavolta sono pronte mega-offerte da 110 milioni pronta cassa, sullo sfondo del permanente rinnovo del contratto: ogni stagione, un milione di più. Così arriva il momento di chiedere lumi alla società. Eccoli, i lumi.

"Faremo tutto quello che è corretto fare per trattenere Mauro Icardi". Sono le parole dell'ad dell'Inter Alessandro Antonello, a margine della presentazione del ReportCalcio della Figc a Milano. "Abbiamo una nuova stagione da affrontare e Mauro Icardi è una pedina del nostro club oltre ad essere il capitano".
Si parla dell'interesse del Chelsea, della Juventus, di chi altro. "Finito il campionato si apre il mercato e le voci creano turbolenza. Dobbiamo rimanere sereni, abbiamo i nostri piani, affronteremo una nuova finestra di mercato. Prima siamo concentrati sulla chiusura dell'anno fiscale, abbiamo dei paletti da rispettare, poi al mercato della prossima stagione".
Per la Champions Antonello promette una squadra "competitiva, ma tutto deve essere fatto in maniera accurata. L'arrivo in Champions per noi era un obiettivo stagionale importante, lo abbiamo raggiunto ed è importante dal punto di vista economico e per i nostri tifosi, E' il terzo anno consecutivo che riusciamo ad avere a San Siro il record di presenze medie ed è importante per lo sviluppo del brand a livello internazionale".

La Juve? Il Chelsea? Antonello non conferma e non smentisce l'entità delle voci. Ferma restando la volontà dell'Inter di non privarsi di Icardi. Il che significa tutto e niente, dal momento che la legge del calciomercato -in questi ultimi anni fatti anche di fair play finanziario- antepone ala volontà la stretta necessità di far quadrare i conti.
Dunque, si capisce come l'Inter oggi abbia a cuore prima di tutto di mettere a posto il contenzioso con l'Uefa pareggiando i conti con 40 milioni di plusvalenze da scovare sul mercato entro il 30 giugno, senza che sia il nome di Icardi a far parte di questa ricerca. Dopo il 30 giugno, quando la partita con l'Uefa sarà conclusa, si penserà al caso del capitano, col rinnovo del contratto, il ritocco della clausola, dello stipendio o -per capirci- anche la necessità di chiudere il capitolo con una dolorosa cessione, ma anche con la gioia di far vestire la maglia nerazzurra a Higuain o a un degno sostituto di Maurito.
Con calma, però. Come dice Antonello. Con calma e serenità. Il mercato è lungo.

"L'ipotesi scambio Higuain e soldi per Icardi? Lasciamo che decidano Inter e Juventus. Qualunque cosa può essere usata in un negoziato. Non mi pronuncio, posso solo dire che sono due grandi giocatori". Lo ha detto Marco Tronchetti Provera a margine di un convegno a Napoli. Parlando di calcio, il manager ha parlato anche del campionato appena concluso: "Da interista - ha detto - ho tifato per il Napoli nella corsa scudetto, di più non potevo fare purtroppo, l'Inter non ha dato un contributo al momento opportuno".

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