Inter, 30 milioni di euro per Gabigol

Atteso Candreva, i nerazzurri ora vogliono l'attaccante brasiliano. Ma con quali soldi?

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Da lunedì 1 agosto, ogni ora è buona per chiudere il conto-Candreva: per 25 milioni, sarà interista. Da lunedì scorso, la pista Joao Mario-Inter è stata ufficiosamente riaperta, 10 milioni di prestito oneroso e 35 di riscatto, col suo manager in pressing sullo Sporting Lisbona. Da ieri, è tornato alla ribalta Gabigol, 20enne talento brasiliano del Santos, con l'Inter che avrebbe riaperto la trattativa entrando in concorrenza con Juventus e Barcellona. Offerta a 30 milioni, superando quella della Juve, ferma a 20.

Ora, detto che quella di Candreva è un cosa seria e definita, con tanto di mezzo annuncio del giocatore, l'Inter che mette a punto affari per 60 milioni di euro subito, pronta cassa, coi bilanci che sappiamo e il fair play che impone precisi vincoli, ci pare un mezzo azzardo. O un azzardo intero. Pensando a quell'"Icardi incedibile" dettato più di una volta. A meno che l'ordine del club -possibile?- sia l'opposto di quello dichiarato. Ovvero: vendiamo Icardi al Napoli per 60 milioni.

A quel punto sì, saremmo nei canoni economici consentiti, anche se non è proprio così rispetto alle regole del Fair Play, ma è meglio sorvolare altrimenti non ci si capisce più niente fra entrate, uscite e disciplina Uefa.

Quel che serve, ora, è mettere un po' di ordine al mercato-Inter, fra i si dice e quello che la società sta elaborando. Vero che coi si dice si esagera. Vero anche che le strategie nerazzurre, dopo Banega, Erkin e Ansaldi, sono entrate nel vortice dei cattivi pensieri, alimentati dal malumore di Mancini, dai silenzi dei cinesi e dalle sortite da decifrare di Thohir.

Quanto alla sintesi via Icardi-dentro Gabigol, ci sarebbe molto da dire: fuori un 23enne che la sa lunga sul campionato italiano, per fare spazio a un 20enne debuttante. Non è questa la strada.