Caso-Icardi: ma AdL e Wanda Nara conoscono Zhang Jindong?

Su Maurito si sta scatenando di tutto. Ma coi nuovi padroni cinesi dell'Inter come si fanno le trattative?

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C'è un aspetto nel caso-Icardi, in generale nel caso mercato-Inter, poco dibattuto: ovvero il fattore Zhang Jindong, il nuovo padrone del club nerazzurro. Sul caso-Inter, già sappiamo: Thohir che incontra Mancini e gli dice non sono io a decidere; Mancio che segue la linea che si è imposto da inizio ritiro, ovvero profilo basso, quasi offeso e in giro si sappia che ha anche voglia di mollare tutto. Fra qualche giorno, metteremo un sigillo alla querelle: con Mancini che resta. O Mancini che va.

Sul Icardi, invece, Wanda Nara che ha scatenato il caso, e De Laurentiis che ha deciso di volere tutto e subito (Icardi al Napoli dopo l'addio di Higuan) non tengono in debito conto il fattore cinese, ovvero il Suning e il suo gran capo. Sono loro i destinatari del maremoto che c'è attorno a Icardi, rinnovo del contratto, promesse di un anno fa, aumenti di stipendio, voglia di andarsene, strilli, voglia di restare, pressione del Napoli. 

Icardi non è il punto di partenza della nuova Inter. Non il solo, per capirsi. E il Suning che ha parlato un'ora sola con Mancini, e gli parlerà negli Stati Uniti, non può certo cominciare il mercato di luglio-agosto cominciando dai mal di pancia di Icardi o dalle necessità del Napoli o dall'eventuale "cassa" della cessione di Maurito, restando -di fatto- senza centravanti. Tanto per cominciare. In più, crediamo, ai cinesi tutto questo baccano potrebbe risultare addirittura anomalo se non indigesto. Sono appena entrati nel calcio italiano, anzi: di fatto il passo non è ancora compiuto. E volete che comincino così?