Leclerc, un predestinato in Ferrari

Al volante della Rossa nel segno di Jules Bianchi

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Guardi i numeri della sua carriera e hai subito l'impressione di avere a che fare con un predestinato. Charles Leclerc ha infatti vinto in ogni categoria, dal karting alle monoposto, con la doppietta nei campionati GP3 e Formula 2 spalmata tra il 2016 e il 2017. Un giovane fenomeno insomma che non ha bruciato le tappe come Max Verstappen, ma che è stato fatto crescere con gradualità. Il ragazzino ha ancora vent'anni, ma in pista sta riportando da solo a livelli dignitosi la Sauber griffata Alfa Romeo. Qualità e sostanza sufficienti per convincere Maranello a promuoverlo titolare al fianco di Vettel per la prossima stagione.

Dal 2009, anno della creazione della Ferrari Academy, Leclerc sarà quindi il primo “allievo” che correrà davvero con una monoposto del cavallino. Prima di lui ci era arrivato vicino Jules Bianchi, ma il tragico incidente di Suzuka nel 2014 ha impedito che il sogno del giovane pilota francese si avverasse. Di Bianchi Leclerc era amico e quindi il passaggio alla Ferrari assume un significato particolare. Così per il 2019, quando avrà 21 anni, Leclerc dovrà attrezzarsi per sopportare una pressione che in passato ha schiacciato piloti più esperti e anziani di lui. Correre per la Ferrari da una parte rappresenta il coronamento della carriera, sogno di ogni bimbo che inizia a gareggiare sui kart, dall'altra però si porta appresso un carico accessorio di aspettative complicato da smaltire, come sta dimostrando Sebastian Vettel con le sue incertezze e parliamo di un pilota che ha vinto quattro titoli mondiali di fila. Leclerc avrà bisogno di essere protetto e pretendere da lui tutto e subito rappresenterebbe un clamoroso errore.

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