Hamilton: "Non sono stanco"

Il campione del mondo in carica: "Bello sfidare Vettel, mi aspetto una Red Bull competitiva"

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Non pensa ai record, solo alla vittoria. Lewis Hamilton, quattro titoli mondiali in F1, tre negli ultimi quattro anni, non molla e rilancia alla vigilia del primo Gp della stagione, in Australia. E riesce anche a trovare i difetti alla stagione precedente, sapendo dove deve migliorare: "Il mio obiettivo è quello di essere ancora più costante di un anno fa. Non sono stanco, anzi sono molto entusiasta: penso solo a spingere sempre di più".

La prima gara dell'anno è quella che dà le prime indicazioni, stabilisce le prime gerarchie. Hamilton parla in conferenza stampa in un clima disteso. Accanto a lui Vettel e Ricciardo. Tutti si chiedono se il Mondiale sarà una sfida a due con la Ferrari del tedesco. Hamilton non si lancia in pronostici: "Se il campione 2018 è tra noi? Non so, è presto. È un privilegio essere in F1, poter far parte di questo mondo ed essere ai suoi vertici. Ci sono alcuni che escono di scena in anticipo ed altri che hanno vinto il campionato e non sono stati competitivi. Ma se vuoi essere il migliore devi battere i migliori. E gareggiare con Vettel è bello. Vedo Ricciardo sorridere, ecco perché mi aspetto anche una Red Bull competitiva".

C'è anche chi gli chiede se sarà già questa la stagione buona per eguagliare Fangio con il quinto titolo mondiale: "La stagione è lunga e non si può pensare adesso a queste cose. Nella mia mente penso solo a spingere sempre di più e cogliere le opportunità che si presenteranno". Lewis, 33 anni, non si sente per niente vecchio né arrivato: "Spero di non aver raggiunto il picco della mia carriera. C'è per ogni pilota, anche a livello fisico. Quando comincia il declino, vuol dire che il picco è stato superato. Ma io non mi sento a quel punto".


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