Formula 1: uno scenario ridicolo

Ecclestone è consapevole e si può scendere ancora più in basso

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"Non spenderei un euro per comprare una FIAT". Pensate il casino che provocherebbe una frase del genere pronunciata da Sergio Marchionne. Roba che a Bernie Ecclestone frega poco, visto che ha raccontato che non spenderebbe un soldo per portare la sua famiglia a vedere una gara di Formula 1, materiale che Mister E governa da anni ricavandone centinaia di milioni di euro dai diritti televisivi, dalla pubblicità, dagli autodromi che rischiamo il fallimento per assecondare le sue folli richieste. Un po' come oste e macellaio che riescono diventare ricchi nonostante dicano ai clienti che vino e carne che vendono fanno schifo.

E' il paradosso di questo sport, che ha perso, soprattutto secondo i piloti, la sua vera anima. Sorpassi artificiali, motori ibridi, regolamenti astrusi. Ecclestone ha sempre accusato altri di questa triste deriva, l'ultimo imputato in ordine di tempo è Jean Todt, presidente della FIA. Nel frattempo si ipotizzano varianti astruse. L'ennesima è la modalità delle qualifiche, con eliminazioni progressive e 2 sole macchine in pista agli sgoccioli della caccia alla pole position. Uno scenario al limite del ridicolo perché si dimostra che ha raschiare il fondo del barile si può scendere ancora più in basso. Parola di Mister E.

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